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Non viola la privacy raccogliere informazioni personali mediante cookies sui siti Internet

Categoria : medicina_legale
Data : 27 giugno 2001
Autore : admin

Intestazione :

(Sentenza del Tribunale di New York, 28/3/2001)



Testo :

Il Tribunale di New York ha stabilito, in una sentenza del 28 marzo 2001, che e' lecito servirsi dei cookies ("marcatori" elettronici che raccolgono informazioni sulle rotte seguite dagli utenti Internet) per registrare i dati sulle preferenze dei navigatori ai fini pubblicitari, assolvendo la Double Click, societa' americana di advertising on line, citata in giudizio da diversi ricorrenti con l’accusa di violazione del diritto alla privacy e ingiusto arricchimento personale. L'accusa aveva contestato alla Double Click l’utilizzo dei cookies, attraverso i quali dal 1996 la societa' pubblicitaria aveva raccolto informazioni personali dei navigatori assemblando dossiers completi sui gusti e le abitudini degli utenti da utilizzare successivamente per inviare loro pubblicita' mirata.Malgrado i richiami all’Electronic Communications Privacy Act (Ecpa), la legge americana che proibisce l'intercettazione, la Corte ha stabilito che l’utilizzo dei cookies da parte di un’agenzia di pubblicita' on line non costituisce violazione della privacy. (D.Z. da: www.internetlex.kataweb.it)
[Commento: Malgrado la scarsa importanza che, teoricamente, dovrebbe rivestire una sentenza americana nei nostri confronti, non e' possibile ignorare che, di fatto, la Rete e' in massima parte in mano americana. Gli USA gestiscono le maggiori Societa' e Fornitori di Servizi e di connessione, nonche' le maggiori ditte commerciali. Un comportamento incoraggiato dagli USa non potra', di fatto, essere disatteso o contrastato efficacemente in Europa. E' probabile, percio', che ci si debba rassegnare ad una diffusa violazione delle norme sulla privacy. D.Z.]



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