La mammografia con tomografia ad emissione di positroni (PET) con fluorodesossiglucosio (FDG) può rivelare tumori maligni mammari primari di piccole dimensioni.

Questo studio pilota è stato effettuato su 23 pazienti in cui la mammografia convenzionale e/o l'ecografia avevano prospettato la presenza di una lesione maligna al seno. La Mammografia PET ha rivelato 20 focalità, di cui 18 maligne. Le 2 lesioni benigne erano aree di steatonecrosi. Tre delle 20 lesioni maligne dimostrate dalla mammografia convenzionale non sono state evidenziate dalla mammografia PET. La sensibilità della mammografia PET per le lesioni maligne è stata dell' 86% (95% IC: 65- 95%), con un valore predittivo positivo del 90% (95% IC: 70- 97%). La specificità è risultata pari al 33% (95% IC: 2% -79%), e il valore predittivo negativo del 25% (95% IC: 1% - 70%).

Fonte: Radiology. 2005; 234: 527-34

Commento di Luca Puccetti
Purtroppo anche questa tecnica presenta limiti di sensibilità, come altre modalità di imaging del seno. La FDG PET viene solitamente usata per stadiare tumori maligni mammari e nel follow-up a seguito di chemio o ormonoterapia. Il presente studio pilota dimostra che questa tecnica può essere applicata anche per il rilevamento di tumori di piccole dimensioni, utilizzando una bassa dose di FDG ed un tempo di acquisizione di soli cinque minuti. Studi più ampi sono necessari per capire la reale utilità di questa tecnica confrontandola con altre disponibili. Essendo un test che esplora l'attività metabolica potrebbe essere soprattutto utile, nell'ambito della diagnosi primaria, per discriminare lesioni maligne da quelle benigne e per valutare l'interessamento linfonodale.