Il dosaggio del BNP può essere utile a stabilire la prognosi dei pazienti con scompenso cardiaco sintomatico e asintomatico.

Lo scopo di questo studio era di valutare se il dosaggio del peptide natriuretico di tipo B (B-type BNP) è utile per stabilire la prognosi di pazienti con scompenso sintomatico e asintomatico. A questo scopo è stata fatta una ricerca bibliografica comprendente gli studi pubblicati dal 1994 al marzo 2004. Sono stati ritrovati 19 studi nei quali il dosaggio del BNP veniva usato per stimare il rischio di morte o di eventi cardiovascolari in pazienti con scompenso sintomatico e 5 studi in pazienti asintomatici. Ogni aumento di 100 pg/ml risulta associato ad un aumento del rischio di morte del 35%. Anche in confronto ad altre variabili analizzzate il BNP sembra essere uno degli indicatori più importanti di rischio.

Fonte:BMJ 2005; 330:625

Commento di Renato Rossi
Nello scompenso cardiaco già si conoscono fattori che possono indirizzare il medico nel formulare una prognosi a distanza: la presenza di diabete o di insufficienza renale, l'età, una classa NYHA avanzata, una bassa frazione di eiezione, iposodiemia, ipotensione e una ridotta qualità di vita. Questo studio suggerisce che il dosaggio del B-type BNP, oltre che usato a scopo diagnostico, possa essere utile nello stimare la prognosi con una capacità predittiva migliore di quelli tradizionali finora individuati. Il BNP risulta utile anche nei soggetti con scompenso cardiaco asintomatico che possono venir evidenziati solo con l'ecocadiogramma.
In una pillola recente si è riferito di un altro studio da cui risulta che il BNP potrebbe, in futuro, essere usato per stratificare la prognosi anche dei pazienti con coronaropatia (N Engl J Med 2005 Feb 17; 352:666-675).
Alcuni studiosi infine ipotizzano che il BNP, in aggiunta ai tradizionali fattori di rischio, possa avere una capacità predittiva del rischio cardiovascolare forse migliore della Proteina C Reattiva (JAMA. 2005 Apr 6; 293:1609-1616) come spiegato nella pillola precedente.