Diclofenac e rofecoxib presentano una tossicità epatica superiore sia a quella del placebo che degli altri antinfiammatori, tuttavia non sono descritte reazioni avverse gravi , ospedalizzazioni o morti in eccesso.

E' stata effettuata una revisione sistematica della letteratura al fine di ricercare trials randomizzati in cui fossero presenti dati relativi alla tossicità epatica definita come rialzo di almeno 3 volte delle transaminasi rispetto ai limiti normali, drop-outs, ospedalizzazioni o morti per tossicità epatica. L' analisi dei vari studi selezionati ha rivelato che Diclofenac (3.55%; 95% CI, 3.12%–4.03%) e rofecoxib (1.80%; 95% CI, 1.52%–2.13%) hanno presentato una proporzione significativamente maggiore sia rispetto al placebo (0.29; 95% CI, 0.17–0.51) che agli altri antinfiammatori (tutti ≤ 0.43%) di casi con transaminasi aumentate oltre 3 volte il limite normale. I limiti di confidenza al 95% per le interruzioni da epatotossicità di tutti gli antinfiammatori, escluso il diclofenac, (2.17%; 95% CI, 1.78%–2.64%) sono risultate sovrapponibili a quelle registrate nei gruppi placebo. Solo nei pazienti trattati con naprossene è stata descritta 1 ospedalizzazione su 37671 pazienti per tossicità epatica ed 1 morte su 51942 pazienti per tossicità epatica.

Fonte: Clin Gastroenterol Hepatol 2005; 3:289.