Contrordine: la vitamina D ripreviene le frattureCategoria : reumatologia Data : 11 maggio 2005 Autore : admin Intestazione : Una revisione sistematica conferma l'efficacia della vitamina D nella prevenzione delle fratture. Testo : Per valutare il ruolo dei supplementi di vitamina D nella prevenzione delle fratture di collo di femore e di altre fratture non vertebrali negli anziani è stata effettuata una revisione sistematica su vari database (MEDLINE, EMBASE, COCHRANE) degli studi disponibili (periodo 1960-2005). Alcuni studi sono stati trovati contattando specialisti della materia e consultando gli abstracts di studi presentati all' American Society for Bone and Mineral Research (1995-2004). Sono stati ritenuti validi per l'analisi solo studi clinici randomizzati e controllati in doppio cieco in cui supplementi di vitamina D per via orale (colecalciferolo, ergocalciferolo), associati o meno a supplementi di calcio, erano confrontati con calcio o placebo in soggetti con più di 60 anni. Cinque RCT (per un totale di 9294 soggetti) hanno valutato l'effetto sulle fratture d' anca e sette RCT (per un totale di 9820 soggetti) l'effetto sulle fratture non vertebrali. In tutti i trials è stato usato il colecalciferolo (vitamina D3). Una dosa di vitamina D3 compresa tra 700 e 800 UI/die riduce il rischio di fratture dell'anca (RR 0.74; 95%CI 0.61-0.88) e di ogni frattura non vertebrali (RR 0.77; 95%CI 0.68-0.87). Non è stato invece osservato alcun beneficio con dosi di 400 UI/die. Gli autori concludono che la vitamina D alle dosi di 700-800 UI/die riduce il rischio di fratture dell'anca e di fratture non vertebrali negli anziani sia istituzionalizzati che ambulatoriali. |