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Influenza: intanto occorre vaccinarsi contro quella normale

Categoria : infettivologia
Data : 23 settembre 2005
Autore : admin

Intestazione :

L'allarme per la pandemia aviaria rischia di 'oscurare' la campagna vaccinale contro la normale influenza stagionale.



Testo :

L' allarme pandemia da aviaria rischia di oscurare la campagna vaccinale contro i virus normali, distogliendo l'attenzione dei cittadini da un problema reale come l'influenza: la terza malattia infettiva piu mortale dopo Aids e tubercolosi, che ogni anno causa in tutto il mondo 3-5 milioni di ricoveri, uccidendo 250 mila persone. Questo il monito di alcuni esperti riunitisi a Milano:
Alessandro Zanetti, direttore dell'Istituto di Virologia della Statale di Milano, ed Antonietta Cargnel, primario infettivologo dell'ospedale Sacco ricordano il flop del 2004: complessivamente, si e vaccinato solo il 17,8% degli italiani. In particolare, si sono protetti solo il 66,2% degli over 65 (contro la copertura minima del 75% indicata come obiettivo dalle autorita sanitarie), l'11,4% dei bimbi e dei soggetti affetti da malattie croniche a rischio di complicanze, l'8,2% del personale sanitario ed il 2,5% degli addetti ai servizi pubblici. Secondo Vittorio Carreri, della Societą italiana di igiene, sono stati vaccinati solo il 4,2% dei bambini da zero a 4 anni ed il 3,4% di quelli tra 5 e 14 anni ed il 7% delle dosi di vaccino acquistate dalle Asl sono rimaste inutilizzate. Le indicazioni del ministero della Salute sarebbero: copertura del 100% per anziani e soggetti a rischio e del 33% nel breve periodo. Durante le passate pandemie, ricoveri e mortalitą nel secondo e terzo trimestre di gravidanza sono aumentati, con rischi per il normale sviluppo del feto. Uno studio presentato alla conferenza di Malta dimostra che, estendendo la vaccinazione anche ai 50-65enni non a rischio, in Italia si risparmierebbero oltre 3.101 ricoveri e 227 morti, con costi sostenibili. E un lavoro italiano in via di pubblicazione ha prospettato che, vaccinando tutti i bimbi sani tra 2 e 5 anni, il risparmio medio netto per piccolo vaccinato sarebbe di 131,43 euro. Probabilmente quindi, specie in vista di una possibile pandemia, le categorie cui consigliare la vaccinazione potrebbero essere estese, ha osservato Zanetti, anche per allenare la capacitą produttiva delle aziende del settore. Secondo Carreri prima di vaccinare altri, bisogna far vaccinare chi deve e non lo fa.

Fonte: Opa/Adnkronos Salute

Commento di Luca Puccetti

In un periodo come questo č logioco che meglio abundare quam deficere, tuttavia occorre ricordare che la strategia della vaccinazione di massa č, da un punto di vista economico, favorevole a condizione che l'incidenza della malattia sia alta e che il vaccino abbia una buona capacitą di coprire i ceppi circolanti. E' noto che la preparazione del vaccino si fonda su previsioni motivate, ma č sempre possibile una mutazione che rende i ceppi circolanti diversi da quelli presenti nel vaccino. In caso di bassa incidenza e/o vaccino non confacente ai ceppi circolanti la strategia della vaccinazione di massa, in condizioni normali potrebbe essere una strategia onerosa e dalle ricadute assai limitate. Diversa, anche per motivi psicologici, la situazione attuale in cui un'influenza molto diffusa potrebbe alimentare psicosi e paralizzare tutto il sistema, specie se dovessero verificarsi anche casi di aviaria con conseguente intervento di squadre speciali di intervento allertate anche per semplici casi di influenza.



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