Polemica su sperimentazione Ru486: l'esperienza francese
Categoria : ostetricia
Data : 24 settembre 2005
Autore : admin
Intestazione :
Oltre un milione di donne francesi hanno abortito con la Ru486.
Testo :
Elisabeth Aubény, Presidente dell’Associazione francese per la contraccezione, è intervenuta al Congresso nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) in corso a Bologna in merito alla pillola abortiva Ru486. Seconda la ginecologa in Francia la RU 486 viene usata secondo protocolli prestabiliti dal 1992 e oltre un milione di donne hanno interrotto la gravidanza con questo metodo. La pillola abortiva non creerebbe nessun problema e non metterebbe a rischio la salute della donna. Sempre secondo la ginecolga francese la Ru486 non banalizzerebbe, al contrario responsabilizzerebbe di più la donna. Questa affermazione, secondo la Aubény sarebbe supportata dal fatto che in Francia il numero degli aborti è rimasto costante. La ginecologa francese ha annunciato che in Francia da dicembre la pillola abortiva sarà somministrata dal ginecologo privato in collegamento con l’ospedale. Inoltre, secondo la Aubény, le sperimentazioni si bloccano solo se sono dannose ma, nel caso della RU486, non ci sarebbero pericoli per la donna. In Italia si sperimenterebbe ciò che in Francia è ampiamente collaudato. Secondo la ginecolga se in un paese c’è una legge che permette l’interruzione volontaria di gravidanza, non ci sono differenze tra aborto chirurgico e aborto medico. In Francia è la donna che sceglie in accordo con il medico se sottoporsi all’aborto medico o a quello chirurgico, sempre che sia entro i 49 giorni dall’inizio dell’ultima mestruazione.
Fonte: A. Caperna; il pensiero scientifico editore - yahoo salute 23/09/2005
Commento di Luca Puccetti
Il punto è se la sperimentazione al S. Anna di Torino, ora sospesa, rispetti le varie normative sulle sperimentaziooni cliniche e, nello specifico, la legge 194. Non rileva che tecnicamente alcune fasi dell'IVG potrebbero svolgersi in ambito extraospedaliero senza rischi e con costi inferiori. Le sperimentazioni debbono comunque rispettare le leggi, finché ci sono. La 194 prescrive che la IVG in Italia avvenga in ambito ospedaliero ( articolo 8: “L’interruzione della gravidanza è praticata da un medico del servizio ostetrico-ginecologico presso un ospedale generale […] Gli interventi possono essere altresì praticati presso gli ospedali pubblici specializzati, gli istituti ed enti di cui all’articolo 1, penultimo comma, della legge 12 febbraio 1968 […]”. Inoltre “nei primi novanta giorni l’interruzione della gravidanza può essere praticata anche presso case di cura autorizzate dalla regione, fornite di requisiti igienicosanitari e di adeguati servizi ostetrico-ginecologici […] Nei primi novanta giorni gli interventi di interruzione della gravidanza dovranno altresì poter essere effettuati […] presso poliambulatori pubblici adeguatamente attrezzati, funzionalmente collegati agli ospedali ed autorizzati dalla regione”). Da notare che la Cina, ha deciso di consentire la Ru486 solo in ospedale, dopo che da anni si vendeva in farmacia.
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