Le statine sarebbero in grado di ridurre il rischio di frattura nel sesso maschile

Precedenti studi sul legame fra statine e rischio di frattura, condotti inizialmente sulle donne, hanno portato a risultati contrastanti. Il presente studio rappresenta una delle più ampie indagini svolte in merito ed il campione su cui è stato effettuato era composto per circa il 95 percento da uomini.
Lo studio è retrospettivo ed ha riguardato 91052 pazienti del New England Veterans Affairs health care system, valutati per il periodo compreso tra il 1988 ed il 2001. Tra questi 28063 avevano ricevuto prescrizioni di statine e 2195 di altri antidislipemici. Nell'analisi aggiustata per i fattori confondenti conosciuti in letteratura, le prescrizioni di statine sono risultate associate con una riduzione del 36% (odds ratio, 0,64; 95% IC, 0,58-0,72) del rischio di frattura in confronto a quanto rilevato nei soggetti che non avevano ricevuto prescrizioni ipolipemizzanti e del 32% (odds ratio, 0.67; 95% confidence interval, 0.50-0.91) rispetto ai pazienti che avevano ricevuto prescrizioni di antidislipidemici diversi dalle statine. Sono comunque necessari ulteriori studi in quanto il potenziale impatto derivante da una scoperta di questo genere è troppo grande per lasciare adito a dubbi.

Fonte: Arch Intern Med 2005; 165: 2007-12