Una famiglia su 3 in Italia deve assistere un anziano, una su 10 un giovane e l'onere grava tutto sulla generazione intermedia.

L'indagine "Essere Anziano Oggi/2005", realizzata da Ermeneia per conto di 50&Più Fenacom-Confcommercio, sottolinea come gli adulti tra i 45 e i 59 anni siano ormai stressati da un sovraccarico di responsabilità di ogni genere all'interno della famiglia.
Il 2,8% del totale delle famiglie italiane è infatti composto da tre o più generazioni conviventi, una percentuale che si moltiplica di dieci volte, salendo al 29,6%, se si considerano anche le persone non conviventi. Il 32,6% delle famiglie fornisce assistenza a persone anziane, mentre il 10,2% si comporta analogamente nei confronti delle persone giovani. Il 90% circa delle donne di 45-54 anni assiste un anziano ultrasessantacinquenne e in un terzo di questi casi (34,2%) un anziano con problemi di autonomia. Il 60,2% dei giovani in età 18-34 anni (celibi e nubili) vivono con la famiglia di origine, manifestando peraltro una tendenza crescente nel tempo verso la permanenza tra le mura domestiche.
L’impegno maggiore, insomma, finisce col far capo proprio alle famiglie della generazione intermedia, che risultano coinvolta in maniera direttamente proporzionale rispetto al numero di generazioni esistenti nella famiglia allargata. Si rende necessario un recupero del ruolo e dell’immagine sociale dell’anziano, categoria attiva e vitale in grande maggioranza, che ha bisogno di poter esercitare con intelligenza e con innovazione un ruolo di protagonista a cui non è ancora pienamente abituata.


Fonte: confcommercio
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