Galeotte revisioni dell' UKPDS: rischi di manipolazioni informazione medica
Categoria : metabolismo
Data : 05 ottobre 2005
Autore : admin
Intestazione :
I risultati della più importante ricerca sul diabete tipo 2 sono spesso riportati in modo incompleto e trasmessi ai lettori non accuratamente.
Testo :
E’ accettato che lo United Kingdom Diabetes Program Study (UKPDS) (1-2-3-4) sia uno studio di riferimento per la terapia del diabete tipo 2. I risultati principali dell’UKPDS mostrano che la metforfina è l’unico farmaco ipoglicemizzante orale capace di ridurre la mortalità, che un controllo stretto della pressione arteriosa riduce le complicanze sia micro che macrovacolari e che il controllo stretto della glicemia con sulfaniluree e insulina riduce di poco le complicanze microvascolari (ma non quelle macrovascolari, tranne metformina). Tuttavia, molti autori hanno rilevato che l’informazione sui risultati dell’UKPDS è stata forse fuorviante. In particolare Shaughnessy e Slawson (5) hanno analizzato le revisioni sul trattamento del diabete mellito tipo 2 per valutare come erano stati riportati i risultati dello studio. Su 436 revisione pubblicate tra novembre 2000 e maggio 20002, 35 soddisfacevano i criteri di inclusione stabiliti dagli autori. Risultati • Solo 6 revisioni su 35 riportavano che il controllo stretto della glicemia non aveva alcun effetto sulla mortalità globale o su quella correlata al diabete. • Solo 7 citavano che la metformina riduceva la mortalità • La maggioranza delle revisioni (30) non riportavano che i pazienti diabetici ipertesi traevano maggior beneficio da un buon controllo pressorio rispetto ad un buon controllo glicemico. • Solo 5 mettevano in luce che i pazienti diabetici ipertesi avevano maggiori benefici dal controllo pressorio rispetto a quello glicemico • Solo7 indicavano l’equivalenza tra ACE-inibitori e beta-bloccanti sul controllo pressorio • Nessuna revisione indicava che sia l’insulina che le solfaniluree non mostravano risultati benefici nei pazienti diabetici in sovrappeso • 13 revisioni raccomandavano come farmaci di prima scelta sostanze senza documentazione clinicamente robusta 7 affermavano che i farmaci, ad azione equivalente sull’emoglobina glicata, erano intercambiabili
Conclusioni ed implicazioni pratiche
Gli autori concludevano scrivendo che i risultati della più importante ricerca sul diabete tipo 2 erano spesso riportati in modo incompleto e spesso trasmessi ai lettori non accuratamente. Le implicazioni pratiche sono che i MMG non devono accontentarsi dei dati di facciata dei trial, ma devono anche imparare a valutarli criticamente. Esiste il rischio che anche dagli studi clinici controllati si veda solo ciò che si vuole vedere (6). Inoltre anche la fiducia nelle riviste e negli opinion leaders deve essere accordata con attenzione.
Fausto Bodini
Bibliografia 1) Lancet 1998;352:837-53. 2) Lancet 1998;352:854-65. 3) BMJ 1998;317:703-13. 4) BMJ 1998;317:713-20. 5) BMJ 2003; 327:266-71 6) BMJ 2000;320:1720-1723.
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