I bambini nati mediante tecniche di fertilizzaioni in vitro preentano una morbilità significativamente maggiore rispetto a quelli nati naturalmente.

Scopo dello studio era valutare la morbilità a lungo termine nei bambini concepiti mediante FIVET. In Svezia esiste un registro nel quale sono iscritti bambini nati mediante FIVET che sono stati messi a confronto con tutti i bambini nati naturalmente Più di 16000 bambini nati mediante FIVET (30% dei quali con tecnica di iniezione intracitoplasmatica di sperma) sono stati valutati. L'end point principale prestabilito era rappresentato dalle giornate di degenza ospedaliera per qualsiasi causa alle diverse età, ospedalizzazioni per determinate cause specifiche tra cui il cancro infantile. Rispetto a quanto era atteso nei bambini nati mediante FIVET è stato riscontrato un eccesso di giorni di degenza ospedaliera per qualsiasi causa, che in parte è attribuibile alle diversità delle madri. Le diagnosi formulate all'atto della dimissione risultate significativamente più frequenti nei nati mediante FIVET sono: danno cerebrale (ritardo mentale, paralisi cerebrale, epilessia, disturbi del comportamento), ma tali diagnosi sono attribuibili alla prematurità più frequente nei nati con FIVET. Ci sono stati 29 bambini con cancro rispetto ai 21 attesi; e 5 di questi presentavano l'istiocitosi di.
Langerhan.

Conclusioni
I bambini nati mediante FIVET presentano una morbilità in eccesso rispetto a quella attesa. Tale differenza è attribuibile solo in parte alla prematurità, alla gemellarità e alle attitudini dei genitori Non è stata osservata un'incidenza significativamente più elevata di cancro, ma di istiocitosi.

Fonte: Fertil Steril. 2005;84(3):605-10.