Pericolose le variazioni del peso nei giovani atleti
Categoria : pediatria
Data : 06 dicembre 2005
Autore : admin
Intestazione :
Le brusche diminuzioni o i rapidi incrementi di peso che sempre più spesso vengono osservati in giovani atleti sono molto pericolose.
Testo :
L'American Academy of Pediatrics ha emanato un position statement riguardo le variazioni di peso che si riscontrano in giovani atleti, che sono sottoposti, già in tenera età, a forti pressioni per variazioni del peso corporeo per esigenze di competizione sportiva. Alcuni sport spingono verso modelli estremi di magrezza, altri verso un incremento della massa muscolare che vengono percepite e spesso additate dagli allenatori come vantaggiose per la pratica sportiva praticata. I pediatri americani mettono in guardia contro queste prassi che nel giovane hanno conseguenze ben più gravi che nell'adulto. La perdita di peso è perseguita con i sistemi più vari: vomito, restrizione alimentare severa, iperattività fisica, stimolanti, abuso di insulina e disidratazione volontaria. Queste pratiche anche a causa dell'immaturità del sistema termoregolatorio possono avere conseguenze gravi sulla salute con esposizione al rischio di infezione, ritardo di crescita, amenorrea o oligomenorrea, disturbi del comportamento alimentare, depressione e gravi alterazioni cardiovascolari, renali e metaboliche. La pratica della perdita di peso mediante un'eccessiva sudorazioned una restrizione dei liquidi provoca inoltre anche uno scadimento delle stesse prestazioni atletiche con allungamento dei tempi di reazione e diminuzione della forza specialmente negli esercizi aerobici. I bambini hanno alcune caratteristiche peculiari che espongono a maggior rischi in caso di ipoidratazione o di esercizio in ambiente sfavorevole legate alla minore capacità di sudare e all'alto rapporto tra superficie e massa corporea. Parimenti l'acquisizione di peso deve avvenire sotto controllo medico per evitare i rischi di insorgenza di patologie da calore, metaboliche e dell'obesità. L'aumento di peso deve essere molto graduale e non deve mai essere eccessivo.
Fonte: Pediatrics, 2005; 116: 1557-1564. 10.1136/bmj.38606.794560.EB
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