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In India aborto selettivo di bambine


Categoria : ostetricia
Data : 10 gennaio 2006
Autore : admin

Intestazione :

In India nel 1997 sono nate circa mezzo milione di femmine in meno rispetto alle previsioni. Proiettata su un periodo di 20 anni, tale cifra raggiunge i 10 milioni.



Testo :

Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista Lancet, gli aborti selettivi e la preferenza culturale per il figlio maschio potrebbero essere la causa del grave fenomeno. Un team di scienziati, che ha analizzato i dati sulla fertilità, sulla base di un’indagine nazionale su 6 milioni di persone in India, ha scoperto che nel 1997 sono nate circa mezzo milione di femmine in meno rispetto alle previsioni. Proiettata su un periodo di 20 anni, tale cifra raggiunge i 10 milioni. Sono state studiate 133738 nascite nel 1997. Se il primo figlio è una bambina, il rapporto di nascita maschio/femmina nei secondi figli è di 1000:759 (99% CI 731–787). Quando i primi due figli sono femmine il rapporto scende a 1000:719(675–762). Se i primi figli sono maschi il rapporto nelle nascite successive è all’incirca lo stesso (1102/1000 e 1176/1000, rispettivamente). Secondo il naturale rapporto maschio/femmina di altri paesi, in India nel 1997 dovevano essere nate circa 13,7 milioni di bambine, mentre la cifra reale è di 13,1 milioni. Le madri molto istruite presentavano un rapporto ancor più sbilanciato femmine/maschi (683/1000, 610–756) rispetto alle madri senza istruzione (869/1000, 820–917).
Secondo gli Autori, il ricorso ad aborti selettivi di feti femminili è la spiegazione plausibile al fenomeno. “Riteniamo, con le dovute cautele - avrebbe detto il dottor Prabhat Jha, dell’Università di Toronto, che ha guidato il gruppo di ricercatori - che le pratiche per determinare il sesso del feto prima della nascita e l’aborto selettivo spieghino la mancata nascita di mezzo milione di bambine ogni anno. Queste pratiche - avrebbe aggiunto Prabhat Jha - sono diventate comuni negli ultimi 20 anni, da quando si è diffuso il ricorso all'ecografia prenatale, e la cifra di 10 milioni di bambine mancanti non sarebbe irragionevole”.
Jha e il suo team hanno dunque ipotizzato che il sesso del primo figlio diventi fattore determinante nella decisione di una coppia se abortire o meno un feto femmina. Nella cultura indiana, un maschio sarebbe preferito perché trasmette il nome, diventerebbe fonte di guadagno e può occuparsi dei genitori quando invecchiano, mentre la femmina sarebbe destinata a lasciare la famiglia e inoltre costerebbe, per la dote che deve ricevere al momento delle nozze.
In India dal 1994 è illegale determinare il sesso del feto e abortire sulle base del sesso del feto. Secondo i medici indiani nel paese avrebbe luogo un dilagante ricorso all’aborto di feti femmine.

Fonti:
1) Lancet 2006; 367:211-218 10.1016/S0140-6736(06)67930-0
2) www.asianews.it 09/01/06



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