Studio PRISMS : Interferone beta-1a ad alta dose nella sclerosi multipla recidivante-remittente
Categoria : neurologia
Data : 01 febbraio 2004
Autore : admin
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Nel corso del 19th Congresso dell’ECTRIMS ( European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis ) che si è concluso a Milano il 20 settembre sono stati presentati i dati dello studio PRISMS ad 8 anni. L’Interferone beta-1a ha dimostrato di essere efficace in relazione a tutti i parametri considerati: minor frequenza delle ricadute, più lenta progressione della disabilità e miglioramento dei dati all’esame della risonanza magnetica. In particolare, l’80% dei pazienti in trattamento con Interferone beta-1a ad alta dose non ha presentato progressione della sclerosi multipla alla forma secondaria progressiva. L’elevata tollerabilità dell’Interferone beta-1a nel lungo periodo è evidenziata dal fatto che ben il 74% dei pazienti ha proseguito il trattamento per 8 anni ; gli effetti collaterali più frequenti, la maggior parte dei quali di lieve entità, sono stati i sintomi simil-influenzali e le reazioni al sito di iniezione. Lo studio PRISMS ha avuto inizio nel 1994 allo scopo di esaminare l’efficacia e la tollerabilità a lungo termine dell’ Interferone beta-1a rispetto al placebo nella sclerosi multipla recidivante-remittente. I 560 pazienti inclusi nel progetto sono stati originariamente divisi in tre gruppi: un primo gruppo trattato con 44 mcg di Interferone beta-1a somministrato sottocute tre volte a settimana (184 pazienti ), un secondo gruppo trattato con 22 mcg di Interferone beta-1a somministrato, sempre sottocute, tre volte a settimana (189 pazienti ), e un terzo gruppo trattato con placebo (187 pz. ). Dopo due anni, sulla base dei dati di efficacia del farmaco, anche i pazienti in trattamento con placebo sono stati randomizzati a ricevere una delle due dosi attive, mentre gli altri pazienti hanno mantenuto il trattamento iniziale.
Fonte: 19th Congress / ECTRIMS , Milano 2003
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