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Formoterolo aggiunge fiato al tiotropio nella BPCO

Categoria : pneumologia
Data : 15 aprile 2006
Autore : admin

Intestazione :

L'aggiunta del formoterolo al tiotropio migliora i parametri respiratori nella BPCO



Testo :

Sia i betastimolanti che gli anticolinergici inalatori sono efficaci nel ridurre i sintomi del paziente con BPCO. In questo studio randomizzato e controllato contro placebo è stata valutata l'efficacia di una combinazione di formoterolo (un betastimolante a lunga durata d'azione) con un anticolinergico long-acting (tiotropio). Ognuno dei 95 pazienti arruolati nello studio hanno ricevuto un ciclo di 2 settimane di tiotropio da solo una volta al mattino, tiotropio associato a formoterolo (entrambi una sola volta al giorno, al mattino) oppure tiotropio una volta al giorno associato a formoterolo due volte al giorno. La funzione pomonare venne misurata al baseline e alla fine delle due settimane. La capacità vitale forzata, il FEV1 e la capacità inspiratoria risultarono aumentate dal tiotropio rispetto ai valori di partenza. L'aggiunta di formoterolo una volta al giorno portò ad un miglioramento additivo, specialmente durante il giorno mentre l'aggiunta del betastimolante long acting due volte al giorno migliorò i parametri anche notturni.

Fonte: Chest 2006 Mar; 129:509-17.

Commento di Renato Rossi

Le linee guida consigliano, nella BPCO, l'uso di betastimolanti e anticolinergici al fine di migliorare la sintomatologia, anche se non ci sono prove che queste terapie portino ad una riduzione della mortalità. L'uso degli steroidi inalatori è controverso, però ci sono prove che, nelle forme più impegnative, essi riducono la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni. Viene spontaneo chiedersi se l'associazione di due broncodilatatori sia più efficace dei singoli farmaci nel migliorare i parametri respiratori, i sintomi e la qualità di vita. Alla domanda cerca di rispondere lo studio recensito in questa pillola. In effetti l'associazione di un beta-agonista e di un anticolinergico, entrambi a lunga durata d'azione, ha migliorato nel breve termine le prove di funzionalità polmonare rispetto al solo anticolinergico. Tuttavia rimane da stabilire se questo si traduca in un miglioramento anche a lungo termine dei parametri spirometrici, ma soprattutto dei sintomi. Lo studio tra l'altro è di piccole dimensioni, quindi richiede ulteriori conferme con studi di più lunga durata e su casistica più ampia.



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