Antibiotici nell'asma acuto?
Categoria : pneumologia
Data : 20 aprile 2006
Autore : admin
Intestazione :
La telitromicina comporta benefici sui sintomi negli adulti con asma acuto, ma il meccanismo d'azione rimane incerto
Testo :
Nello studio TELICAST (Telithromycin, Chlamydophila, and Asthma Trial), randomizzato e in doppio cieco, 278 adulti con asma acuto sono stati suddivisi, entro 24 ore dalla riacutizzazione dall'esordio della crisi, in due gruppi: telitromicina 800 mg/die oppure placebo per 10 giorni, in aggiunta alle terapie standard. I due end-point primari valutati erano i sintomi asmatici (la cui gravità veniva determinata con uno score a punteggio che andava 0 = nessun sintomo a 6 = sintomi severi) e i cambiamenti nel picco di flusso espiratorio misurato al mattino. La terapia con telitromicina ha ridotto i sintomi asmatici in maniera statisticamente significativa rispetto al placebo: il punteggio medio al baseline era di 3 ± 1.4 nel gruppo telitromicina e 2,8 ± 1.3 nel gruppo placebo; alla fine dello studio risultò rispettivamente di 1,7 ± 1,1 e di 2,0 ± 1,0. ( p = 0,004). Non c'era invece differenza tra i due gruppi per l'altro end-point primario (il picco di flusso espiratorio mattutino). Nel 61% dei pazienti le analisi sierologiche e batteriologiche evidenziarono una infezione da Clamidia e/o da Micoplasma, ma questo non era correlato con la risposta al trattamento. La nausea e il vomito furono più frequenti nel gruppo telitromicina ( p = 0,01). Gli autori concludono che la telitromicina comporta benefici sui sintomi negli adulti con asma acuto, ma il meccanismo d'azione rimane incerto. Tuttavia si richiama anche alla cautela: sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati e per selezionare quali pazienti potrebbero trarre giovamento dalla terapia antibiotica. Fonte: N Engl J Med 2006 ; 354: 1589-1600 Commento di Renato Rossi La telitromicina appartiene ad una nuova classe di antibiotici, i ketolidi, apparentati ai macrolidi,che possiedono un'azione battericida contro Clamidia pneumoniae e Micoplasma pneumoniae. In più , al pari dei macrolidi, anche i ketolidi, hanno un'azione immunomodulatoria sia in vivo che in vitro. Pur essendo noto che spesso le riacutizzazioni dell'asma possono essere associate ad infezione da Clamidia o da Micoplasma è questa azione immunitaria, più che quella antimicrobica, che potrebbe spiegare l'efficacia della telitromicina nel migliorare i sintomi dell'asma acuto. In effetti nello studio TELICAST lo stato batteriologico del paziente non influiva sulla risposta alla terapia antibiotica. E' stato dimostrato per esempio che nell'asma i macrolidi migliorano la ipereattività bronchiale e alcuni markers di flogosi presenti nell'escreato. Per il momento comunque riteniamo, in accordo con gli autori dello studio e con l'editoriale di commento, che sia ancora presto per suggerire l'uso routinario di macrolidi o ketolidi nel trattamento dell'asma acuto. La terapia antibiotica può essere prescritta nei casi in cui si sospetti una componente infettiva importante, per esempio se vi è febbre oppure se l'escreato è di tipo muco-purulento. Recentemente sono stati segnalati alcuni casi di gravi reazioni epatotossiche associate all'uso della telitromicina [1]. Al proposito sia l'EMEA che l'AIFA hanno emesso una nota informativa già nel gennaio 2006 [2]. In realtà una relazione causa-effetto non può essere affermata con certezza in quanto alcuni dei pazienti assumevano contemporaneamente anche alcol o altri farmaci. Bibliografia: 1. Ann Intern Med 2006 Mar 21; 144: 415-420 2. Dialogo Sui Farmaci 2006, n. 1 pag. 22
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