La FDA richiama l'attenzione sul rischio di sindrome serotoninergica in chi assume contemporaneamente antidepressivi SRRI o SNRI e triptani.

LA FDA lancia l'allarme sul rischio di insorgenza di sindrome serotoninergica, potenzialmente pericolosa anche per la vita, in chi assume contemporaneamente inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) o serotonina-norepinefrina (SRNI) e triptani.
I sintomi della sindrome serotoninergica includono: irrequietezza, allucinazioni, movimenti incoordinati, tachicardia, sbalzi pressori, ipertermia, iper-reflessia, nausea, vomito e diarrea. La sindrome si verifica con maggior frequenza all'inizio dell'assunzione di triptani, SSRI/SNRI o all'aumento delle loro dosi.
LA FDA ha ricevuto segnalazioni di insorgenza di sindrome serotoninergica in pazienti che facevano uso concomitante di SRRI/SNRI e triptani.
I medici debbono ricordare che
i triptani sono spesso usati in modo occasionale ed intermittentemente e che SRRI/SNRI e triptani possono essere prescritti da medici diversi. Pertanto è opportuno valutare i rischi e i benefici dell'associazione di triptani con SRRI/SNRI, avvertiore il paziente del rischio e metterlo al corrente dei sintomi raccomandando di contatare il medico ai primi segni. Inoltre la raccomandazione è di seguire il paziente soprattutto nella fase di iniziale della eventuale terapia di associazione, oppure al momento in cui sia cambiata la posologia o venga introdotto in terapia un farmaco diverso.
La FDA ha richiesto a tutte le ditte che producono triptani, SRRI e SRNI di inserire specifiche avvertenze riguardanti il rischio di sindrome serotoninergica per l'assunzione contemporanea di SRRI/SRNI e triptani, nelle rispettive schede tecniche.

Fonte: FDA; http://www.fda.gov/cder/drug/advisory/SSRI_SS200607.htm