Vaccinazione antinfluenzale nel personale che lavora in case di riposo
Categoria : infettivologia
Data : 25 agosto 2007
Autore : admin
Intestazione :
La vaccinazione antinfluenzale del personale di servizio delle case di riposo riduce la mortalità nei pazienti ivi ricoverati durante i periodi di attività moderata dell'influenza.
Testo :
In questo studio randomizzato e controllato, effettuato in Inghilterra, sono state selezionate 44 case di riposo per un totale di 2.604 pazienti ricoverati e 1.703 soggetti appartenenti allo staff lavorativo. La vaccinazione antinfluenzale venne offerta al personale di 22 case di riposo (gruppo intervento) ma non a quello delle altre 22 strutture che servirono da gruppo controllo. L'end-point primario dello studio era la mortalità da tutte le cause nei pazienti ricoverati. Gli end-point secondari erano la comparsa di malattie simil-influenzali e il consumo di servizi sanitari da parte dei pazienti. Nella stagione 2003-2004 la copertura vaccinale dello staff fu del 48,2% (407 su 884) nel gruppo intervento e del 5,9% (51 su 859) nel gruppo controllo. Nella stagione 2004-2005 tali percentuali furono rispettivamente del 43,2% e del 3,5%. In quest'ultima stagione la frequenza nazionale di influenza fu più basso che nella stagione precedente. La mortalità dei pazienti nella stagione 2003-2004 fu significativamente più bassa nel gruppo intervento: si ebbero 5 decessi in meno ogni 100 soggetti (IC95%: da meno 7 a meno 2 decessi per 100). Si ebbero anche meno casi di malattie simil-influenzali, con meno ricoveri ospedalieri per tali patologie e meno richieste di visite mediche. Nessuna differenza si notò fra i due gruppi per la stagione 2004-2005, quando l'attività influenzale fu meno pronunciata. Gli autori concludono che la vaccinazione del personale di servizio nelle case di riposo riduce la mortalità nei pazienti ricoverati durante i periodi di attività moderata dell'influenza, con minor consumo di risorse sanitarie.
Fonte: Hayward AC et al. Effectiveness of an influenza vaccine programme for care home staff to prevent death, morbidity, and health service use among residents: cluster randomised controlled trial BMJ 2006 Dec 16; 333:1241
Commento di Renato Rossi
In una pillola precedente [1], relativa all'efficacia del vaccino antinfluenzale negli anziani, citavo una revisione Cochrane, basata sull'esame di 2 RCT e di uno studio di coorte, che evidenzia come non ci siano prove di buona qualità per affermare che la vaccinazione di persone al di sotto dei 60 anni che si occupano di assistere gli anziani possa portare ad una riduzione dei casi di influenza o infezioni respiratorie basse in questi ultimi, anche se risulta esserci una riduzione del 39% delle morti da polmonite e del 40% dei decessi da tutte le cause. Questi dati, avvertivano gli autori, vanno interpretati con cautela in quanto sono possibili dei bias di selezione. Nonostante questo concludevo che, data anche la buona tollerabilità e sicurezza della pratica vaccinale, vale comunque la pena di vaccinare, insieme ai pazienti anziani, chi si prende cura di loro e si occupa della loro assistenza. Anche solamente proteggere queste persone dall'influenza e permettere loro di continuare ad occuparsi dell'assitenza agli anziani può essere un obiettivo legittimo da perseguire. Ora questo studio randomizzato e controllato conferma la bontà di questa pratica: la vaccinazione del personale che lavora in case di riposo è in grado di ridurre, durante le stagioni in cui l'attività del virus influenzale è moderata, la mortalità nei pazienti, oltre ai ricoveri ospedalieri e al consumo di risorse sanitarie per malattie influenza-like. Anche prendendo il dato peggiore si hanno 2 decessi in meno ogni 100 pazienti. Si consideri che nello studio la percentuale di personale effettivamente vaccinato è stata relativamente bassa (inferiore al 50%): forse risultati ancora migliori si sarebbero potuti ottenere se avesse accettato di vaccinarsi una percentuale più alta dello staff.
Referenze
1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2637
|