Tar Friuli : no ad innalzamento del rapporto ottimale della MG
Categoria : professione
Data : 28 gennaio 2007
Autore : admin
Intestazione :
Il del Tar Friuli annulla la parte della delibera regionale che recepiva l'accordo per la medicina generale che riduceva il rapporto ottimale medici di famiglia-pazienti che pertanto rimane 1 a mille.
Testo :
Le Regioni non possono stabilire il rapporto ottimale tra medici di medicina generale e numero di assistiti e tale parametro è di pertinenza dell'accordo nazionale in base alla sentenza 50/07 del Tar del Friuli Venezia Giulia, che ha annullato la delibera regionale che recepiva l'accordo per la medicina generale di quella Regione, nella parte che prevedeva la modifica del rapporto ottimale medico/assistiti da uno ogni 1.000 a uno ogni 1.300. La decisione dei giudici amministrativi respinge le argomentazioni difensive del Friuli Venezia Giulia che ritiene la legge 833/78 fonte non esclusiva per la modifica del rapporto numerico ottimale tra medici e assistiti, sulla base delle intervenute modifiche del titolo V della Costituzione (legge 18/10/2001). Tale decisione viene ritenuta giusta dalla Fp Cgil Medici che ricorda che l'articolo 33 della convenzione del 23 marzo 2005 non rimette la decisione sul rapporto ottimale agli accordi regionali. Il Tar del Friuli Venezia Giulia, secondo la CGIL, interpretra orrettamente l'articolo 33, comma 9, del contratto nazionale, secondo cui la regola del rapporto ottimale è di un medico ogni 1.000 assistiti. E solo eccezioni per ambiti territoriali definiti sarebbero possibili, con un limite all'incremento (30%) e nessuno per la riduzione del numero di assistiti per medico, in base alle particolari necessità locali. Secondo la Cgil le Regioni che hanno modificato il numero ottimale, a cominciare dalla Toscana, devono ripristinare i diritti calpestati di migliaia di medici e migliorare l'assistenza ai cittadini. Per fare qualità, secondo la CGIL, non bisogna ridurre i medici aumentando l'ottimale, ma valorizzare a tempo pieno tutte le figure professionali della categoria, per una riqualificazione e riorganizzazione del territorio come rete integrata, che dovrà diventare il luogo prioritario di assistenza 24 ore su 24 per tutti i cittadini.
Fonte: Doctornews 17 gennaio 2007 - Anno 5, Numero 7
Commento di Luca Puccetti
Ripetutamente un sindacato che non ha alcuna rappresentatività sostanziale della medicina generale interviene pontificando sulla definizione del rapporto ottimale degli ambiti territoriali della medicina generale. Al di là delle stucchevoli argomentazioni giuridiche, frutto anche dell'enorme contenzioso creatosi con le modifiche al capo V della Costituzione e delle materie a legislazione concorrente che ne sono derivate, è la mentalità che sottende la posizione di tali iscritti sindacali ad essere davvero allarmante. Una concezione basata su un MMG servo, perennemente in competizione, lesto a soddisfare le pretese dei cittadini, con pochi pazienti e dunque con scarse possibilità di acquisire la competanza e l'esperienza necessarie ad affrontare le situazioni meno frequenti. Una mentalità proconsumistica e non già di corretta educazione della fruizione dei servizi sanitari pubblici, prona ai desiderata dei cittadini, sempre sospinti dai media e dai portatori di interesse ad un consumismo sanitario esasperato, alimentato da una illusoria quanto fallace mentalità fideistica nella tecnologia e caratterizzato da una totale mancanza di senso del limite. Nessuno ha insegnato a questi auroreferenziali sentenziatori che l'aumento dell'offerta crea aumento della domanda e che questo rischia di far saltare l'universalità dell'assistenza sanitaria per l'eccesso di consumismo che ne consegue? Stesso discorso per l'assistenza 24 ore, altro populistico cavallo di battaglia di questi esternatori, che, purtroppo, ci sembra trovi proseliti anche laddove non dovrebbe. Ma tutto ciò non sorprende dato che dette posizioni hanno la stessa matrice culturale di chi vuole i supermarket del fai da te farmaceutico e l'equiparazione della professione medica alla vendita delle salsicce. Forse questi signori non si sono accorti che la pletora, grazie a Dio, non c'è più, sarebbe ora che anche i MMG se ne rendessero conto!
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