Saranno riviste le linee guida sull'uso dell'eritropoietina
Categoria : nefrologia
Data : 14 novembre 2007
Autore : admin
Intestazione :
Dopo la pubblicazione di recenti studi e metanalisi è stato convocato un comitato di esperti per rivedere le linee guida sull'uso dell'eritropoietina, ma i redattori resteranno "anonimi".
Testo :
Preso atto, verosimilmente a malincuore, della recente letteratura , la National Kidney Foundation ( fondazione americana per lo studio e la prevenzione delle malattie di pertinenza nefrologica) ha convocato il suo panel di esperti per rivalutare le linee guida per il trattamento con eritropoietina dell'anemia da insufficienza renale . Le più recenti LG, emesse appena sei mesi fa, avevano infatti alzato il target di emoglobina da raggiungere a livelli che oggi, alla luce degli utimi trial e metanalisi, si sono dimostrati pericolosi. L'attuale panel di esperti, come risulta dal website della NKF [1] , è composto da 16 membri, la maggior parte dei quali, ben 12, ha ricevuto grants, fondi per ricerca o contratti di collaborazione con le tre principali aziende produttrici di EPO. Questo stretto legame fra NKF e industria farmaceutica, sia indiretto ( attraverso i rapporti economici con componenti del panel scientifico) che diretto ( una azienda produttrice di EPO ha finanziato direttamente la produzione delle linee guida) ha suscitato numerose perplessità e una tagliente critica apparsa su Lancet [2] in cui si criticavano sia le linee guida che i conflitti di interesse sottostanti. Anche nello stesso ambiente nefrologico non sono mancate critiche e prese di posizione sulla disinvolta metodologia adottata nella attività di critical appraising della letteratura che ha portato a formulare linee guida molto “opinion based” e molto poco “evidence based”. In un recente articolo del Clinical Journal of the American Society of Nephrology [3 ] veniva infatti criticata la decisione del comitato che aveva prodotto le LG nel 2006 di non tenere conto di dati, che sebbene non ancora pubblicati, mostravano un eccesso di mortalità nei pazienti trattati aggressivamente con EPO. I dati, secondo quanto riferito dall'articolo, erano stati anticipati prima della pubblicazione ufficiale per permettere agli estensori delle LG di avere un quadro più completo della situazione. In una risposta scritta, 5 estensori ( di cui 4 avevano legami di tipo professionale con aziende produttrici di EPO) rifiutarono di servirsi di dati non pubblicati adducendo opinabili motivazioni a salvaguardia di una corretta metodologia tesa ad evitare ogni possibile bias. Particolare non trascurabile, i dati cui si riferisce l'articolo sono quelli dei trial CREATE e CHOIR, pubblicati sul finire del 2006 sul NEJM e anticipati pubblicamente il 20 aprile 2006 al meeting annuale della stessa NKF. Nonostante la conoscenza di questi dati, furono rilasciate linee guida che consigliavano, sulla base di opinioni di esperti, un aumento di aggressività terapeutica che però contrastava con l'esperienza di trial clinici che dimostravano il contrario. Prudenza avrebbe voluto che, nell'incertezza, le tali linee guida fossero “congelate” in attesa della pubblicazione definitiva dei trial. Intanto, un portavoce della NKF ha annunciato che, contrariamente a consolidate abitudini, i redattori delle nuove linee guida rimarranno anonimi: “ Per maggior trasparenza”.
Marco Grassi
Referenze
[1] http://www.kidney.org/professionals/KDOQI/guidelines_anemia/bios.htm (visitato il 2/2/2007) [2] Steinbrook R. Haemoglobin concentrations in chronic kidney disease. Lancet 2006; 368: 2191-2193 [3] http://cjasn.asnjournals.org/cgi/content/full/2/1/3 (visitato il 2/2/2007)
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