Depressione e asma non vanno d'accordo
Categoria : pneumologia
Data : 05 gennaio 2008
Autore : admin
Intestazione :
Se l'asmatico è anche depresso corre un rischio molto elevato di scarsa compliance alla terapia antiasmatica.
Testo :
In questo studio prospettico di coorte sono stati arruolati 59 pazienti adulti (età media 43,2 anni, 64% donne, 80% afro-americani) ricoverati per riacutizzazione asmatica. I pazienti sono stati valutati per presenza di sintomi depressivi mentre grazie ad un sistema di monitorizzazione elettronica è stato valutato l'uso di steroidi inalatori e orali fino a 2 settimane dopo la dimissione. Il 45% dei pazienti aveva livelli elevati di depressione. L'aderenza alla terapia era minore nei pazienti con importanti sintomi depressivi, anche dopo aver corretto i dati per vari fattori di confondimento (età, sesso, educazione). Avere alti livelli di sintomi depressivi era associato ad una probabilità circa 11 volte superiore di cattiva compliance alla terapia antiasmatica. Gli autori concludono che sintomi depressivi sono frequenti in pazienti ricoverati per riacutizzazione asmatica e sono associati ad un aumentato rischio di scarsa aderenza alla terapia antiasmatica. Non sappiamo però se lo screening e il trattamento della depressione possano migliorare l'aderenza alla terapia e gli esiti dell'asma.
Fonte:
Smith A et al. Depressive Symptoms and Adherence to Asthma Therapy After Hospital Discharge. Chest 2006 Oct; 130: 1034-38
Commento di Renato Rossi
Questo studio ci dice che, nei pazienti ricoverati per riacutizzazione asmatica, forse sarebbe utile valutare la presenza di eventuali sintomi depressivi perchè, una volta dimessi, vi è un rischio elevato che non venga seguita scrupolosamente la terapia prescritta. Tuttavia bisogna osservare che lo studio ha arruolato un numero molto piccolo di pazienti e che questi potrebbero non essere rapresentativi dell'intera popolazione degli asmatici (per esempio ben l'80% dei casi era rappresentato da afro-americani). E' difficile quindi trasferire queste conclusioni alla pratica clinica, anche se l'invito degli autori a valutare la presenza di sintomi depressivi in chi viene ricoverato per asma è degno di considerazione. In realtà, come conclude lo studio stesso, non sappiamo se uno screening della depressione e un suo eventuale trattamento sarebbero in grado di migliorare l'aderenza alla terapia e a lungo termine le conseguenze dell'asma.
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