Quale è la miglior prevenzione?
Categoria : scienze_varie
Data : 03 gennaio 2008
Autore : admin
Intestazione :
L'impatto reale delle varie campagne di screening è largamente inferiore a quello ottenibile eliminando anche un singolo fattore di rischio quale il fumo.
Testo :
L'imperativo categorico oggi per la maggior parte delle persone è riassunto nella frase “Prevenire è meglio che curare”, una frase che ha avuto una tale fortuna da diventare qualcosa di assimilabile ad una formula magica rituale, che non può venire messa in dubbio o discussa in nessun modo. Di questa formula fanno ampio uso i mass media ed i medici nel proporre screening oncologici di massa, confondendo in realtà la prevenzione con la diagnosi precoce. Se si volesse però guardare la cose con occhio sgombro da condizionamenti si potrebbero fare considerazioni molto interessanti.
Si prenda per esempio un gruppo di 1.000 donne di 55 anni che non hanno mai fumato, un gruppo di donne di eguali caratteristiche, ma fumatrici ed un gruppo di fumatrici che aderiscano scrupolosamente a quattro programmi di screening (TC torace per il tumore polmonare, mammografia, colonscopia, Pap-test) e si consideri l'ipotesi più favorevole (cioè che ogni screening oncologico sia in grado di dimezzare la mortalità specifica, ipotesi tuttavia ancora di là da venire).
Da tale comparazione (vedi tabella) risulta evidente che se si facesse un’ adeguata “lotta al fumo” si potrebbero risparmiare molti più decessi di quanto si riesca ad ottenere con intensivi programmi di screening, molto costosi sia in termini di risorse impiegate, sia di risorse economiche profuse. Viene quindi spontanea una domanda: qual è la vera prevenzione?
Renato Rossi
Bibliografia
Woloshin S, Schwartz LM, Welch HG. Risk charts: putting cancer in context. J Natl Cancer Inst 2002;94:803
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