La storia naturale della epatopatia non alcolica
Categoria : epatologia
Data : 04 febbraio 2008
Autore : admin
Intestazione :
L'epatopatia non alcolica è associata ad un rischio di morte aumentato rispetto a quello di una popolazione di riferimento.
Testo :
L' epatopatia non alcolica (NAFLD = Non Alcoholic Fatty Liver Disease) è una condizione frequente ma la sua storia evolutiva è poco nota. In questo studio di coorte svedese sono stati arruolati 212 pazienti che avevano una ipertransaminasemia cronica; in 129 di essi fu diagnosticata una NAFLD tramite biopsia epatica. I pazienti furono paragonati ad una popolazione di riferimento per sesso ed età per valutare le cause di morte in un follow-up medio di 13,7 anni. Al baseline il 55% dei pazienti aveva una steatoepatite non alcolica (NASH = Non Alcoholic Steato Hepatitis), compreso un 3% con cirrosi, il 36% aveva una semplice steatosi e il 9% una steatosi con flogosi non specifica. La sopravvivenza era più bassa nel gruppo NASH rispetto alla popolazione di riferimento (70% vs 80%); inoltre nel gruppo NASH una percentuale più elevata di soggetti, sempre rispetto alla popolazione di riferimento, morì per cause malattia epatica (2,8% vs 0,2%). Durante il follow-up l'8,5% dei pazienti del gruppo NASH svilupparono una cirrosi contro nessuno del gruppo steatosi semplice.
Fonte:
Ekstedt M et al. Long-term follow-up of patients with NAFLD and elevated liver enzymes. Hepatology 2006 Oct; 44:865-73.
Commento di Renato Rossi
Questo studio suggerisce che una percentuale inferiore al 10% di soggetti con NASH va incontro a cirrosi in un arco di tempo medio-lungo. Tuttavia la NASH comporta una riduzione della sopravvivenza rispetto ad una popolazione di riferimento: si tratta quindi di una condizione clinica non benigna e che tende ad essere evolutiva in certa percentuale di casi. Questi dati sono in linea con quelli di uno uno studio precedente [1] che aveva dimostrato che nei pazienti con una epatopatia steatosica non alcolica, la mortalità è maggiore rispetto alla popolazione generale (RR 1,34; IC95% 1,00 - 1,76; P = 0,03) e che età, ridotta tolleranza glucidica e cirrosi sono predittivi per un aumento del rischio di morte. Per altri particolari sull'argomento rimandiamo ad articoli precedentemente pubblicati [2,3].
Referenze 1 Gastroenterology 2005;129:113-21 Vedi in: http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2459 2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2584 3. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2927
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