Uso dei Farmaci in Italia: aumentano i consumi ma la spesa non cresce
Categoria : professione
Data : 23 giugno 2007
Autore : admin
Intestazione :
L’andamento della spesa pubblica farmaceutica nel 2006 ha visto una riduzione dei prezzi del 6,9% ma un aumento del 7,3% dei consumi dei farmaci prescritti.
Testo :
Questo settimo Rapporto nazionale OsMed si presenta con una importante novità: quella di ricondurre in un unico contesto, per la prima volta, il quadro complessivo del consumo dei farmaci in Italia, erogati sia attraverso le farmacie pubbliche e private sia attraverso strutture di ricovero e cura pubbliche e da istituti di riabilitazione pubblici (in regime di ricovero ordinario o diurno, o distribuiti direttamente dalle strutture).
L'analisi complessiva a livello nazionale e regionale, in una logica di continuità editoriale, è strutturata in questo Rapporto, come nelle precedenti versioni, con una parte dedicata alla descrizione delle principali caratteristiche dell'uso dei farmaci in Italia, una parte dedicata agli approfondimenti relativi alle dinamiche dei consumi per classe terapeutica ed una parte relativa all'analisi dei profili di trattamento di alcune patologie per la Medicina Generale, che, offre importanti spunti di riflessione sul tema dell'appropriatezza clinica.
Le restanti parti del Rapporto, sviluppate secondo uno standard di analisi ormai consolidato, fotografano la situazione a livello nazionale e regionale, consentendo confronti e valutazioni non solo in termini di spesa ma anche di intensità d'uso per gruppi terapeutici e per singole sostanze, con l'importante novità di un'analisi dei contenuti della prescrizione relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche di ricovero e cura e da istituti di riabilitazione pubblici.
Nel 2006 la spesa farmaceutica totale, comprensiva della prescrizione territoriale e di quella erogata attraverso le strutture sanitarie (inclusa la distribuzione diretta), ha superato i 23 miliardi di euro, di cui il 75% è a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
I farmaci del sistema cardiovascolare rappresentano circa un quarto della spesa; altre importanti categorie per incidenza di spesa sono quelle dei farmaci gastrointestinali e del sistema nervoso centrale.
• La Provincia Autonoma di Bolzano e la Basilicata sono le Regioni in cui si registra la quota più elevata di spesa per farmaci erogati attraverso le strutture sanitarie (26% del totale), al contrario Calabria e Sicilia sono quelle con il livello più basso (11% e 14% rispettivamente). • La spesa territoriale SSN e quella erogata attraverso le strutture sanitarie rappresentano il 17,9% della spesa sanitaria complessiva; a livello regionale solo alcune realtà risultano essere al di sotto del tetto del 16%. • La spesa pubblica per i farmaci di classe A acquistati attraverso le farmacie è rimasta stabile rispetto al 2005, mentre è diminuita del 3,8% quella privata. • L’andamento della spesa pubblica è stato determinato principalmente da una riduzione dei prezzi del 6,9% legata ai diversi provvedimenti adottati dall’AIFA, mentre continuano ad aumentare le quantità di farmaci prescritti (+7,3%). • Ogni mille abitanti sono state prescritte 857 dosi di farmaco con un aumento del 47,5% rispetto al 2000. Ogni cittadino ha ricevuto nel 2006 in media 29 confezioni di farmaci di cui 16 rimborsate dal SSN e 13 acquistate privatamente. • Dall’analisi condotta nella popolazione a disposizione dell’OsMed si osserva che sette persone su dieci hanno ricevuto nel corso dell’anno una prescrizione. Nel complesso le donne consumano il 10% di farmaci in più rispetto agli uomini. Come atteso, la spesa ed il consumo aumentano con l’età: un assistibile con oltre 75 anni ha un consumo di circa 17 volte superiore a quello di una persona con età compresa tra 25 e 34 anni. La popolazione con più di 65 anni assorbe il 56% della spesa ed il 61% delle dosi. • La Regione con il valore più elevato di spesa territoriale per farmaci (pubblica e privata) è il Lazio con 409,7 euro pro capite, quella con il dato più basso è la Provincia Autonoma di Bolzano con 247,4 euro. Per quanto concerne la spesa pubblica a parte le province autonome di Trento e Bolzano, è la Toscana la più virtuosa con 182,5 euro annui procapite, mentre la spesa annua pubblica territoriale più elevata si rileva nel Lazio con 306,9 euro procapite.
Un’ampia variabilità regionale si osserva sia nel consumo che nel costo medio delle dosi prescritte. • Tra le categorie a maggior consumo, i farmaci del sistema cardiovascolare fanno registrare un aumento dell’8,1% rispetto al 2005; incrementi nella prescrizione si rilevano anche per i farmaci gastrointestinali (+11,1%) e per quelli ematologici (+12,4%). • Gli inibitori di pompa protonica continuano ad essere il sottogruppo a maggior spesa (1.121 milioni di euro) con un aumento di circa il 22% delle dosi, anche gli antagonisti dell’angiotensina II da soli o in associazione con i diuretici, gli antiepilettici e i bifosfonati utilizzati per la prevenzione dell’osteoporosi fanno rilevare importanti incrementi nella spesa e nelle quantità prescritte. • Il quadro delle sostanze a maggior consumo si mantiene stabile rispetto agli anni precedenti: al primo posto si colloca l’acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (36,8 DDD/1000 abitanti die), seguito dal ramipril (35,5 DDD) e l’amlodipina (25,8 DDD). È da sottolineare che le prime 6 sostanze tengono conto di oltre il 18% delle dosi prescritte; inoltre si rileva l’alta prevalenza d’uso di amoxicillina+acido clavulanico (15,7%), acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (6,7%), nimesulide (6%) e claritromicina (5,7%). • Il mercato dei farmaci a brevetto scaduto risulta leggermente in aumento, rappresentando il 13,7% della spesa territoriale netta ed il 25,3% delle quantità. A livello regionale, la Toscana mostra il dato più elevato di prescrizione di farmaci a brevetto scaduto, mentre la Sicilia e la Sardegna il livello più basso. Nel corso del 2006 importanti molecole, come l’associazione amoxicillina+acido clavulanico e il lansoprazolo, hanno perso la copertura brevettuale. • Per quanto riguarda lo strumento della distribuzione diretta, a livello nazionale si è registrato un maggior utilizzo di questa modalità di erogazione, con una corrispondente diminuzione dei consumi di questi farmaci a livello territoriale. A livello regionale, le realtà che nel 2006 hanno sfruttato maggiormente questo strumento sono state Bolzano, Molise e Puglia. • I farmaci con nota AIFA continuano a rappresentare meno di un terzo della spesa e circa un quinto delle DDD, con una certa disomogeneità tra le Regioni dovuta, in parte, a differenti comportamenti prescrittivi e in parte all’adozione di politiche diverse sulla distribuzione diretta dei medicinali. L’Umbria ha il consumo a livello territoriale più basso, mentre la Sicilia mostra il dato più elevato. A parte le province autonome di trento e Bolzano tra le regioni ancora una volta la Toscana è la più virtuosa nel mix nuumero di prescrizioni e costi delle prescrizioni.
Fonte: AIFA
Scarica il rapporto OSMED 2006:
http://www.pillole.org/public/aspnuke/downloads.asp?id=269
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