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Nuove linee guida per l'Helicobacter Pylori


Categoria : gastroenterologia
Data : 02 maggio 2008
Autore : admin

Intestazione :

Le nuove linee guida dell'American College of Gastroenterology sulla infezione da Helicobacter Pylori.



Testo :

L'American College of Gastroenterology ha aggiornato le linee guida per l'infezione da l'Helicobacter Pylori (HP). Le precedenti risalivano al 1998.
I punti che seguono riassumono le indicazioni principali che emergono dall'aggiornamento.

Quando ricercare la presenza di HP
Il test è indicato nei soggetti con malattia peptica in fase attiva, nei casi di ulcera documentata in passato, se è presente un linfoma MALT. Inoltre il test viene consigliato nei casi di dispepsia non altrimenti indagata nei soggetti giovani (< 55 anni) senza sintomi di allarme.

Quale test usare
Se il paziente viene sottoposto ad esame endoscopico e nelle 2 settimane precedenti non ha ricevuto un PPI oppure nelle 4 settimane precedenti non è stato trattato con antibiotici o bismuto il test consigliato è quello rapido all'ureasi. Per i casi che sono stati trattati con PPI, antibiotici o bismuto si deve ricorrere alla biospia con esame istologico della mucosa del corpo e dell'antro gastrico.
Per testare la sensibilità agli antibiotici si può ricorrere alla coltura oppure alla PCR (polymerase chain reaction) ma si tratta di possibilità non molto diffuse.
Tra i test non invasivi l'urea breath test (UBT) è quello più affidabile sia per la diagnosi di infezione che per la conferma dell' eradicazione dopo 4 settimane dalla fine del trattamento.
Per confermare l'eradicazione si può ricorrere anche alla ricerca degli antigeni fecali dell'HP, mentre la ricerca degli anticorpi nel sangue non è affidabile. Infatti gli anticorpi ematici identificano solo una reazione immunitaria, mentre gli altri test identificano una infezione attiva.
La conferma della eradicazione è raccomandata in soggetti con ulcera, quelli con sintomi dispeptici che persistono dopo eradicazione, quelli con linfoma MALT, e quelli gastroresecati per cancro.

L' eradicazione
Il test e l'eradicazione sono consigliati in caso di ulcera peptica, nel caso di linfoma MALT, di dispepsia non altrimenti indagata nei soggetti < 55 anni e se non vi sono segni di allarme (strategia test and treat) e in quelli sottoposti a gastroresezione per cancro gastrico.
La terapia triplice basata sul bismuto per 10-14 giorni è il trattamento di prima scelta. Altri schemi sono: PPI + claritromicina + amoxicillina o metronidazolo.
Terapie alternative per l'infezione persistente includono il regime quadruplo con bismuto per 7-14 giorni (PPI + bismuto + tetracicllina + metronidazolo) e la triplice terapia con levofloxacina per 10 giorni
(PPI + amoxicillina + levofloxacina)
Uno schema utilizzato nei casi persistenti è il trattamento sequenziale che prevede l'uso di PPI + amoxicillina per 5 giorni seguito da altri 5 giorni con PPI + claritromicina + tinidazolo.
Le linee guida ricordano inoltre:
1) stanno emergendo casi di resistenza alla claritromicina
2) una durata di 7 giorni porta ad un tasso di eradicazione inferiore a quello di 14 giorni.
3) fumo e alcol possono talora interferire con l'eradicazione.

Le controversie
E' ancora controverso se testare ed eradicare in queste condizioni: dispepsia funzionale, GERD, uso cronico di FANS, anemia sideropriva, rischio di cancro gastrico:
1) la decisione se eradicare una dispepsia funzionale deve essere individualizzata basandosi sul rischio di ulcera o neoplasia.
2) le evidenze non confermano l'ipotesi che nei pazienti con ulcera duodenale il GERD peggiori per cui per questo timore non si deve evitare l'eradicazione
3) é anche controverso se ogni soggetto con ulcera debba essere testato per HP, indipendentemente dall'uso di FANS o asa.
4) l'eradicazione potrebbe migliorare l'anemia da carenza marziale ma sono necessari ulteriori studi
5) l'eradicazione potrebbe migliorare gli outcomes nei soggetti a rischio di cancro gastrico o con lesioni pre-neoplastiche.
6) l'eradicazione potrebbe ridurre il rischio nei parenti di primo grado di pazienti con cancro gastrico


Fonte:

William D. Chey WD et al. and the Practice Parameters Committee of the American College of Gastroenterology. American College of Gastroenterology Guideline on the Management of Helicobacter pylori Infection. Am J Gastroenterol. 2007 Aug;102:1808-1825.



Commento di Renato Rossi

Questa testata si era già occupata in passato dell'argomento [6].
Le novità di queste ultime linee guida sull'Helicobacter Pylori non sono molte. Le indicazioni al test ed alla eradicazione rimangono quelle di sempre: ulcera peptica e linfoma MALT, oltre alla ormai ben nota strategia "test and treat" [1] per la dispepsia non altrimenti indagata nei soggetti giovani senza sintomi di allarme (anemia, emorragia, disfagia, dimagramento, ecc.).
Un aspetto da sottolineare è il riconoscimento dell'emergere di Helicobacter resistenti alla claritromicina. Infatti le linee guida consigliano ora schemi alternativi alla classica triplice PPI/amoxicillia/claritromicina e il relativamente nuovo schema sequenziale [2].
Più interessante appare invece il riconoscimento delle aree di incertezza, tra cui la reale necessità di eradicare in tutti i casi di dispepsia non organica [3,4] o nei casi di uso cronico di FANS [5].
Rimane anche da definire se l'eradicazione sia in grado di portare ad una riduzione dell'incidenza di cancro gastrico [7].


Referenze

1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2990
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3303
3. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3235
4. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2083
5. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=1696
6. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=1170
7. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2719





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