Alcuni ricercatori ipotizzano che una terapia antiretrovirale prolungata possa eradicare completamente l'HIV dall'organismo, ma le incognite sono ancora molte.

Ricercatori americani hanno seguito per alcuni anni sette pazienti con infezione da HIV. I pazienti avevano iniziato la terapia antiretrovirale molto precocemente (in media 2,7 mesi dall'inizio dei sintomi) e sono stati trattati per una media di circa 40 mesi (da 31,1 a 54,0) ottenendo una soppressione virale massimale. Durante la terapia sono stati misurati i CD4 circolanti che ancora contenevano HIV in grado di replicarsi. Il numero di CD4 infetti declinava molto rapidamente, dimezzandosi in media ogni 4 mesi circa. Gli autori hanno calcolato che a questa velocità l'eliminazione completa di cellule CD4 che funzionano come una riserva per l'HIV si ottiene in 7,7 anni di terapia (da 3,1 a 14,5).


Fonte:

Chun TW et al. Decay of the HIV reservoir in patients receiving antiretroviral therapy for extended periods: Implications for eradication of virus. J Infect Dis 2007 Jun 15; 195:1762-4.


Commento di Renato Rossi

L'ipotesi dei ricercatori americani è intrigante: se si inizia precocemente il trattamento antiretrovirale si riesce, nel tempo, a dimezzare progressivamente e infine si potrebbe arrivare ad eliminare le cellule CD4 infette che funzionano come un serbatoio per il virus HIV. Le aree di incertezza sono, però, ancora molte. Per esempio in molti casi la diagnosi di infezione da HIV viene posta tardivamente perchè il paziente o i medici non danno eccessiva importanza ai sintomi iniziali. Inoltre non è detto che tutti i pazienti mostrino un tempo di dimezzamento dei CD4 infetti simile a quello riscontrato nei sette pazienti dello studio. Per ultimo l'HIV potrebbe annidarsi in altre zone dell'organismo che funzionano da serbatoio di riserva non facilmente aggredibili. Quella adombrata dallo studio recensito in questa pillola è quindi ancora un'ipotesi, lontana dall'essere dimostrata, anche se in futuro potrebbe diventare una realtà. La speranza, infatti, è che nuovi trattamenti più efficaci e più potenti di quelli attualmente disponibili possano essere in grado di eradicare completamente il virus dall'organismo, così che si possa definire un malato realmente guarito.