L'uso di medicine alternative potrebbe portare ad interazioni negative con in farmaci tradizionali, soprattutto quelli che agiscono sulla coagulazione.

Lo studio ha come oggetto l'elevato consumo di prodotti della medicina alternativa e complementare (CAM) nella popolazione anziana statunitense e riguarda un campione di popolazione assistita tramite Medicare. Le “medicine convenzionali” erano sia medicinali soggetti a prescrizione medica che OTC, mentre con il termine “medicazioni complementari/alternative (CAM)” si intendeva riferirsi ai prodotti erboristici e agli integratori alimentari, esclusi vitamine e minerali.
L'obiettivo dello studio era misurare la prevalenza dell’uso dei CAM e delle medicine convenzionali e valutare il rischio di effetti avversi da interazioni. A tal scopo è stata condotta un’analisi retrospettiva sui dati ottenuti dal Cardiovascular Health Study relativi agli anni 1994, 1995, 1997 e 1999.
La popolazione inclusa consisteva in 5.052 soggetti di età media di 75 anni (62,2% donne). L'89% dei soggetti assumeva medicinali soggetti a prescrizione.
L'uso di CAM registrato durante i 4 periodi in studio è risultato del 6,3%, 6,7%, 12,8% e 15,1%, con un incremento nell'uso pari al 6%. Il 14,4% associava CAM e medicinali convenzionali.
Il rischio di interazione è stato classificato in tre livelli, di cui quello giudicato più importante è stato identificato come “significativo” ed è risultato presente nel 5,8% dei soggetti. Il 95% di queste interazioni era dovuto all'associazione tra aglio o ginkgo e farmaci che influenzano la coagulazione del sangue quali aspirina ed altri FANS, e warfarin.

Da questo studio si evince che l'uso di CAM dovrebbe essere evitato nei pazienti che assumono medicinali convenzionali che interferiscono con i processi di coagulazione.
A tal proposito risulta prioritario determinare il rischio dell’associazione di aspirina e ginkgo o aglio.
Tutti gli operatori sanitari dovrebbero essere a conoscenza dell'attività dei CAM insieme a quella delle medicine convenzionali con la stessa indicazione d’uso. Inoltre, dovrebbero informarsi sull'eventuale assunzione di CAM da parte del paziente, al fine di fornire le necessarie informazioni relative alle precauzioni d’uso ed ai rischi.
La frequente associazione di CAM e medicinali convenzionali sottolinea l’importanza e la necessità di un’adeguata sorveglianza postmarketing.

Contributo gentilmente concesso dal Centro di Informazione sul Farmaco della Società Italiana di Farmacologia - http://www.pharmtox.org/sif/