Metanalisi sull'effetto dei sartani sulla proteinuria nella malattia renaleCategoria : nefrologia Data : 19 agosto 2008 Autore : admin Intestazione : In pazienti affetti da microlabuminuria e proteinuria, i sartani riducono la proteinuria. L’efficacia clinica della terapia combinata sartani + ACE-inibitori è maggiore rispetto a quella ottenuta con la somministrazione in monoterapia dei singoli agenti terapeutici. Testo : La proteinuria rappresenta un importante fattore di rischio per la progressione della malattia renale cronica e può determinare la comparsa di insufficienza renale terminale. L’inibizione del sistema renina angiotensina, attraverso una riduzione dell’escrezione renale di proteine, riduce la proteinuria e ritarda la progressione di tale patologia. In conclusione, in pazienti affetti da microlabuminuria e proteinuria, i sartani riducono la proteinuria. L’entità dell’effetto è simile a quella ottenuta con placebo, calcio antagonisti o ACE-inibitori mentre l’efficacia clinica della terapia combinata sartani + ACE-inibitori è maggiore rispetto a quella ottenuta con la somministrazione in monoterapia dei singoli agenti terapeutici. Un editoriale di accompagnamento allo studio riporta l’esistenza di un recente studio denominato IMPROVE (Irbesartan in the Management of PROteinuric patients at high risk for Vascular Events), un RCT condotto su 405 pazienti ipertesi, ad elevato rischio cardiovascolare ed affetti da insufficienza renale in fase iniziale e tasso di escrezione urinaria di albumina relativamente basso, il cui end point primario era la valutazione dell’escrezione urinaria di proteine. Considerati contestualmente, i risultati della revisione sistematica e del trial IMPROVE indicano che la monoterapia con inibitori del sistema renina angiotensina può essere sufficiente a curare i pazienti con malattia renale in fase precoce ed escrezione di albumina relativamente bassa. La terapia combinata può essere invece efficace nei pazienti con albuminuria più severa e può essere prescritta ai pazienti nei quali la monoterapia non consente di ridurre l’escrezione urinaria di proteine ad un livello < 0.5 g nelle 24 ore (che rappresenta l’obiettivo terapeutico da raggiungere). L’editoriale sottolinea inoltre che l’uso combinato di sartani e ACE-inibitori in pazienti con insufficienza renale cronica in fase 3 o 4 può incrementare la mortalità ed il rischio di ricoveri ospedalieri da iperkaliemia. Infatti, i pazienti affetti da malattia renale cronica, per la presenza di comorbidità e a causa della ridotta filtrazione glomerulare che determina una maggiore suscettibilità all’iperkaliemia, rappresentano in tal senso una popolazione ad elevato rischio. Nel complesso, 45 dei 49 RCT (92%) inclusi nella metanalisi, compresi gli studi di ampie dimensioni, non hanno riportato dati quantitativi sulle reazioni avverse. Le percentuali di abbandono della terapia col farmaco in studio (definite in termini di sospensione della terapia per ragioni direttamente, indirettamente o non correlate al farmaco) rappresentano una misura indiretta della sicurezza di un medicinale. Gli RCT con gruppi in parallelo hanno fornito le percentuali di abbandono della terapia per 818 pazienti negli studi di confronto tra sartani verso ACE-inibitori, per 95 pazienti negli studi di confronto tra terapia combinata verso sartani e per 34 pazienti negli studi di confronto tra terapia combinata verso ACE-inibitori. Dunque, tali studi forniscono informazioni molto esigue sull’incidenza di effetti avversi gravi derivanti dalla terapia combinata nel trattamento di pazienti affetti da insufficienza renale cronica. Va infine sottolineato che oltre ai dati sulla proteinuria (che rappresenta un outcome surrogato) la revisione non fornisce altre informazioni sulla progressione della malattia renale cronica. Nel frattempo, i pazienti con insufficienza renale cronica in fase 3 o 4 e sottoposti ad una terapia combinata con ACE inibitori + sartani, dovrebbero essere attentamente monitorati in particolare per quanto concerne i livelli sierici di potassio. Fonte: 1)Kunz R, et al. Meta-analysis: effect of monotherapy and combination therapy with inhibitors of the renin angiotensin system on proteinuria in renal disease. Ann Int Med 2008; 148: 30-48. 2)Parfrey PS. Inhibitors of the renin angiotensin system: proven benefits, unproven safety. Ann Int Med 2008; 148: 76-7. Dottor Alessandro Oteri Contributo gentilmente concesso dal Centro di Informazione sul Farmaco della Società Italiana di Farmacologia - http://www.sifweb.org/farmaci/info_farmaci.php/ |