Nuovo trattamento per l’epatite cronica B correlata
Categoria : epatologia
Data : 06 giugno 2003
Autore : admin
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L’interferone e la lamivudina rappresentavano , fino a poco tempo fa, il gold standard per la terapia dell’epatite cronica B correlata. Molto recentemente è entrato in commercio una nuova molecola, un analogo nucleosidico, l’adefovir dipivoxil (Hepsera) che è stato valutato in due trial distinti. Nel primo studio 515 pazienti affetti da epatite cronica B correlata con antigene "e" positivo furono randomizzati per ricevere una dose giornaliera di adefovir (30 mg o 10 mg) contro placebo. A 48 settimane entrambi i gruppi di trattamento con adefovir mostravano una probabilità significativamente superiore rispetto al gruppo placebo di avere un miglioramento istologico alla biopsia epatica (59% e 53% contro 25%), livelli di HBV DNA sierici non rilevabili (39% e 21% contro 0%) e normali livelli di transaminasi. La dose di 30 mg si associò con una lieve tossicità renale. In un secondo studio, 185 pazienti e-antigene negativi furono randomizzati per ricevere dosi giornaliere di adefovir ( 10 mg) o placebo. Dopo 48 settimane i pazienti trattati col farmaco presentavano una percentuale significativamente superiore di miglioramenti istologici (64% contro 33%), livelli non riconoscibili di HBV DNA nel siero (51% contro 0%) e normali livelli di transaminasi. Non furono descritti effetti collaterali importanti. Anche l' epatite B sta finalmente trovando gli antagonisti piu' efficaci.
Marcelloin P et al Adefovir dipivoxil for the treatment of hepatitis B e antigen-positive chronic hepatitis B N Engl J Med 2003 feb 27; 348: 808-16
Hadziyannis SJ et al Adefovir dipivoxil for the tratment of hepatitis B e antigen negative chronic hepatitis B N Engl J Med 2003 Feb 27; 348: 800-7
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