L'audiolibro aiuta l'adolescente dislessico
Categoria : psichiatria_psicologia
Data : 09 febbraio 2008
Autore : admin
Intestazione :
Gli audiolibri migliorano le capacità di lettura dei ragazzi dislessici e l'autonomia nello studio e nel percorso di formazione personale e culturale.
Testo :
RAZIONALE
LA DISLESSIA EVOLUTIVA: CARATTERISTICHE CLINICHE ED EPIDEMIOLOGICHE
La dislessia evolutiva e i disturbi specifici dell’apprendimento (disortografia, discalculia) sono disturbi di natura neurobiologica che ostacolano l’apprendimento e l’efficienza della lettura, della scrittura e del calcolo in bambini con normale intelligenza e indenni da malattie neurologiche o da deficit sensoriali. La dislessia evolutiva riguarda circa il 4% della popolazione al di sotto dei 14 anni (in Italia circa 280.000 bambini). Almeno il 2,5% della popolazione totale mantiene difficoltà di lettura di vario grado (in Italia 1.500.000 persone). Su 10 dislessici evolutivi, circa 2 recuperano completamente entro l’età dell’obbligo scolastico, 5-6 con molte difficoltà arrivano a compensare il disturbo, 2-3 hanno disturbi persistenti che ostacolano significativamente il percorso scolastico e lavorativo. La variabilità individuale dei soggetti e la possibilità di compensazione delle difficoltà durante il primo ciclo elementare, suggeriscono che la diagnosi di dislessia evolutiva venga posta solo a partire dalla fine della II° elementare. Spesso tuttavia la diagnosi viene fatta in età successiva, con conseguenti ritardi negli interventi di riabilitazione e di sostegno psicologico. A seconda dell’età del soggetto e della gravità ed espressività del disturbo può essere necessaria una riabilitazione logopedica-neuropsicologica, al fine di diminuire l’intensità del disturbo e di favorirne la compensazione. Recentemente, per la prima volta, si è tenuta a Milano una Consensus Conference sui Disturbi evolutivi specifici dell’apprendimento, in cui sono state presentate le prime linee guida per la diagnosi e la riabilitazione di tali disturbi. Le regole presentate sono l’esito di un percorso che undici Società e Associazioni italiane di medicina e riabilitazione hanno avviato per mettere fine al clima di incertezza esistente sul percorso di diagnosi e cura. Sono state messe a confronto le esperienze e i punti di vista delle diverse figure specialistiche (neuropsichiatri infantili, psicologi e logopedisti) che, seppur in vario modo, sono coinvolte in tali percorsi. In questa occasione è stata ribadita l’importanza di una maggiore e migliore integrazione tra le diverse tipologie di interventi (in ambito sanitario, scolastico, sociale ecc.) rivolti e offerti ai soggetti con DSA.
ASPETTI PSICOEDUCATIVI
La difficoltà di lettura (lentezza, errori) può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura (scambio e inversione di lettere, lentezza, errata direzionalità nella scrittura, inesatta legatura dei segni e delle parole, errato uso dello spazio sul foglio) e/o nel calcolo (difficoltà nel contare all'indietro, salti nella numerazione, difficoltà ad imparare le tabelline ecc.) Queste difficoltà permangono dopo la prima fase di acquisizione e si manifestano in un difficile rapporto col testo scritto. Molti dislessici hanno inoltre difficoltà ad imparare l'ordine alfabetico, i giorni della settimana, i mesi in ordine; nell'espressione anche verbale del pensiero, hanno un lessico povero e non memorizzano i termini difficili; faticano a riconoscere le caratteristiche morfologiche della lingua italiana: quasi sempre le prestazioni grammaticali sono inadeguate. Infine, la grande maggioranza dei dislessici ha grosse difficoltà ad apprendere le lingue straniere, in particolare scritte. E' facile capire come in una cultura come la nostra, così fortemente legata alla scrittura, questo problema incida pesantemente condizionando la vita scolastica e non solo. Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento della didattica che permetta loro di avere pari opportunità di apprendimento. Spesso vengono considerati pigri e svogliati ed il messaggio che essi ricevono quotidianamente è di inadeguatezza. Il mancato o ritardato riconoscimento ha importanti conseguenze psicologiche, determina spesso l’abbandono della scuola e talvolta un futuro professionale di basso livello nonostante le potenzialità di creatività e di intelligenza che questi ragazzi manifestano. Inoltre influisce negativamente sullo sviluppo della personalità e compromette un adattamento sociale equilibrato.
OBIETTIVI
La presente ricerca dell' IRCCS “E. Medea, si propone la rilevazione oggettiva dell'effetto dell’introduzione ed utilizzazione di testi scolastici e non, registrati su supporti di tipo informatico, da parte di ragazzi con diagnosi di dislessia evolutiva, come completamento e successivo sviluppo dei percorsi di riabilitazione clinica.
PAZIENTI e METODI
Hanno parteciperanno alla ricerca 40 ragazzi, d’età compresa tra gli 11 e i 16 anni, con una diagnosi di Dislessia Evolutiva (Disturbo Specifico della Lettura secondo il manuale diagnostico ICD-10), ricevuta presso l’IRCCS “E. Medea” di Bosisio Parini o presso altri centri diagnostici specializzati, che avessero già terminato qualsiasi forma di trattamento riabilitativo e che non avessero utilizzato in precedenza audiolibri. I soggetti sono stati suddivisi con modalità di assegnazione non randomizzata (per bilanciare sesso, classe e scuola frequentata) in due gruppi di 20 ragazzi ciascuno, uno sperimentale, che avrebbe utilizzato gli audiolibri, ed uno di controllo, che non avrebbe utilizzato gli audiolibri. Ai soggetti del gruppo sperimentale sono state fornite le registrazioni dei testi scolastici di Storia, Geografia, Scienze ed Antologia (o di analoghe materie di studio nelle Scuole Secondarie di 2° grado) e di un libro di narrativa, quest’ultimo scelto in base agli interessi specifici di ogni singolo ragazzo. I ragazzi del gruppo di controllo, invece, hanno proseguito il percorso scolastico con le modalità normalmente adottate. I testi sono stati registrati dal “Libro parlato Lions” di Milano, in parte tramite donatori di voce, in parte attraverso l’utilizzo di un programma di sintesi vocale. Durante il periodo della sperimentazione è stato monitorato l’utilizzo degli audiolibri da parte dei ragazzi del gruppo sperimentale attraverso interviste telefoniche a ragazzi e genitori, al fine di rilevare eventuali difficoltà, problemi e punti di forza degli strumenti e per motivare all’utilizzo, anche fornendo consigli e possibili strategie per uno studio il più possibile efficace. Tutti i soggetti sono stati invitati all’inizio della sperimentazione a compilare dei questionari per la rilevazione del loro grado di adattamento e inserimento nel contesto scolastico e sociale. La compilazione dei questionari è stata ripetuta dopo un periodo di sperimentazione di circa 5 mesi, per verificare i cambiamenti eventualmente intervenuti e confrontare gli effetti dell’intervento sperimentale con la normale evoluzione rilevabile nel gruppo di controllo. Inoltre, sia ai ragazzi che ai genitori del gruppo sperimentale, al termine dei 5 mesi, è stato proposto un questionario scritto anonimo, costruito appositamente per verificare ulteriormente se gli audiolibri fossero stati utilizzati e, in caso affermativo, con che frequenza, modalità e risultati, in caso negativo, i problemi e le difficoltà incontrate ed eventuali suggerimenti per una migliore messa a punto degli strumenti.
Protocollo di valutazione
- Test intellettivo “Culture fair”, Scala 2, Forma A per il livello cognitivo; - Prove di lettura MT, brano iniziale per la classe del ragazzo: per la capacità di lettura; - TMA: Test di valutazione Multidimensionale dell’Autostima; - TVD: Test di Valutazione del Disagio e della Dispersione scolastica; - Questionario di attribuzione: Attribuzione delle cause di successo/fallimento in compiti cognitivi ; - Child Behavior Checklist (CBCL) genitori e insegnanti; Griglie di valutazione del livello di rendimento e di atteggiamento/motivazione/impegno nelle varie discipline, appositamente costruite per essere compilate dagli insegnanti dei ragazzi
RISULTATI
I due gruppi sono risultati ben appaiati per sesso, scolarità età, livello intellettivo ed abilità di lettura di un brano, autostima, disagio e dispersione scolastica, attribuzione, rendimento e atteggiamento/motivazione/impegno e variabili delle CBCL insegnanti e genitori. Si può pertanto concludere che, anche dal punto di vista delle difficoltà emotivo - comportamentali i due gruppi erano ben bilanciati.
Si sono calcolate le differenze tra i valori finali e iniziali in ogni variabile indagata, per ogni ragazzo sia del gruppo sperimentale (con audiolibri) che di controllo (senza audiolibri). Si sono così potuti poi confrontare i due gruppi dal punto di vista del cambiamento avvenuto durante il periodo della sperimentazione e valutare, quindi, l’effetto dell’utilizzo degli audiolibri sulle variabili oggetto di indagine.
Un primo confronto attuato è stato relativo alle abilità di Lettura di un brano in termini di correttezza e rapidità. I ragazzi che hanno utilizzato gli audiolibri durante il periodo sperimentale sono risultati migliorare significativamente di più, rispetto agli altri ragazzi, nella correttezza di lettura. A tale risultato si è associata una riduzione del disagio nel rapporto con “altre figure” e dei Problemi emotivo – comportamentali sia per la percezione che ne hanno i genitori, sia secondo quanto riportato dagli insegnanti. Dai questionari (CBCL) compilati dai genitori, emerge una riduzione significativamente maggiore nel gruppo di ragazzi che hanno potuto utilizzare gli audiolibri, rispetto ai ragazzi che non hanno ricevuto questi strumenti, di comportamenti aggressivi, iperattività e deficit di attenzione e atteggiamenti, comportamenti di oppositività. Probabilmente, per i ragazzi dislessici l’avere uno strumento che permetta loro di essere più autonomi e meno dipendenti dagli altri porta ad una diminuzione di insofferenza, aggressività, oppositività e distraibilità, che viene percepita dai genitori nel contesto domestico. Dai questionari compilati dagli insegnanti emerge, invece, una significativa riduzione di problemi sociali e di pensiero, oltre che di aggressività e di esternalizzazione in generale. Questo potrebbe ricollegarsi a quanto evidenziato a proposito della riduzione del disagio nell’interazione con gli altri e ad una generale maggiore tranquillità e stabilità dei ragazzi. Per quanto riguarda il puro Rendimento è stato rilevato un effetto positivo su alcune delle materie di studio (Storia e Geografia). Per quanto riguarda la variabile Atteggiamento/Motivazione/Impegno, sono stati rilevati benefici sia su tale variabile in generale, cioè nei confronti della scuola in genere, sia nelle tre materie di studio, di cui erano stati forniti gli audiolibri (Storia, Geografia e Scienze).
CONCLUSIONI
I risultati ottenuti nella presente ricerca, nonostante il limitato periodo di sperimentazione e la complessità delle variabili indagate, evidenziano l’efficacia dell’utilizzo dei “Libri parlati” da parte di ragazzi con diagnosi di dislessia evolutiva. Gli audiolibri rappresentano un importante ausilio che consente di compensare almeno in parte le difficoltà specifiche dei dislessici aumentandone l'autonomia nello studio e nel percorso di formazione personale e culturale.
Fonte: A. Milani, M.L. Lo Russo: Utilizzazione di testi registrati ("i libri parlati") da parte di preadolescenti ed adolescenti dislessici: ricadute sull'adattamento psicosociale (in press) http://www.emedea.it/news/contenuti/210108_risultati_libroparlato.pdf
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