Non convincono le precisazioni di Bianco sull'affaire del documento etico FNOMCeo
Categoria : professione
Data : 26 febbraio 2008
Autore : admin
Intestazione :
Le "precisazioni" di Amedeo Bianco in merito alla vicenda del documento etico FNOMCeo su aborto e RU486 non convincono affatto.
Testo :
"Se c'è stato un errore nella comunicazione del documento etico diffuso sabato, è stata la nostra ingenuità. Non certo la disonestà. Il testo etico è stato varato e approvato dalla nostra Commissione deontologica, quindi discusso a fondo in Consiglio, senza che emergessero rilievi particolari da parte di nessuno. Lo provano i verbali. Il documento conclusivo sottoposto a votazione era in effetti un documento politico. Poi c'erano tutta una serie di altri testi tra cui uno, e cioè il documento conclusivo redatto e condiviso da un gruppo di lavoro ristretto insediato all'interno della Fnomceo, e formato da personalità appartenenti all'Ordine dei medici, che a suo tempo avevano steso le norme del nostro codice deontologico. A questa commissione era stato chiesto di definire gli orientamenti applicativi del codice deontologico sulle questioni etiche più 'calde' in questo periodo in Italia. Ne è risultato dunque il documento etico di sabato che per definizione, attenendo a temi deontologici, non poteva essere votato perché andava rimesso agli Ordini provinciali, ma che è stato discusso approfonditamente. Dopo la discussione, ho comunicato ai componenti del Consiglio l'intenzione di rendere disponibile al pubblico dibattito alcuni punti del testo. Da qui il comunicato stampa diffuso sabato, in cui si precisava nero su bianco che stiamo discutendo questo documento, e non che abbiamo votato questo documento. Non volevamo mettere in atto nessun 'golpe', e di certo non abbiamo diffuso alcun falso documento. Piuttosto, abbiamo forse peccato di ingenuità nel credere di poter contribuire serenamente al dibattito in corso. Da parte nostra non c'era l'intenzione di far passare quel documento come espressione di un pensiero unico di tutto il mondo medico. Non capisco dove stia lo scandalo. La pratica dell'interruzione volontaria di gravidanza è contenuta nel nostro codice deontologico, ammessa nell'ambito della legge 194. E se il codice medico si riferisce a questa normativa, come possiamo non considerarla valida e da applicare in ogni sua parte?. La Ru486 tra poco arriverà in Italia. Dobbiamo ignorarlo o lavorare affinché venga utilizzata nel rispetto della 194? Il nostro compito è sempre più difficile. Dobbiamo tenere insieme medici con punti di vista differenti, e per questo non smetterò mai di confrontarmi con tutti."
Con queste parole Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli Ordini medici (Fnomceo), risponde alle accuse di aver lasciato diffondere un documento dal quale si arguirebbe che ci sia stata un'approvazione da parte della FNOMCeo su aborto, fecondazione assistita, pillola del giorno dopo, pillola abortiva Ru486 e limiti all'assistenza ai prematuri di età gestazionale estremamente bassa. La risposta viene dopo dopo la nota dei presidenti degli Ordini medici lombardi, sottoscritta tra gli altri anche del presidente della Fnomceo Lombardia e presidente dell'Ordine di Como, Giuseppe Conti, secondo i quali non è mai stato messo in votazione (e quindi neanche approvato) il documento oggetto del comunicato stampa diffuso dalla FNOMCeO.
Fonte: Doctor News 26 febbraio 2008 - Anno 6, Numero 34
Commento di Luca Puccetti
I cosiddetti "chiarimenti" di Amedeo Bianco non chiariscono proprio nulla, anzi, dopo le affermazioni del Presidente FNOMCeo risulta in tutta la gravità una vicenda che ha avuto come conseguenza l'aver fatto passare nel paese l'idea che i camici bianchi siano a favore della 194, della RU486, della pillola del giorno dopo e delle limitazioni alla rianimazione dei neonati gravemente prematuri.
Se veramente l'intenzione fosse stata quella dichiarata sarebbe dovuta essere la FNOMCeo a chiedere un'immediata rettifica di quanto era stato annunciato dai media, invece c'è voluto un deciso intervento di alcune associazioni e degli Ordini Lombardi per chiarire la vicenda. Gravissimo poi che si sia voluto intervenire con queste modalità in un contesto elettorale, condizionando la campagna. Un'iniziativa del tutto inopportuna, poco supportata sul piano scientifico e controversa dal punto di vista etico, ma tutto ciò non è passato, quel che tutti i media sottolineano è che i camici bianchi difendono la 194, sono a favore della Ru486 e così via. Non è l'intenzione che conta quando si rivestono certe cariche, ma il risultato del proprio agire, dunque chi pretende di rappresentare tutti i camici bianchi italiani dovrebbe trarne le dovute conseguenze, rassegnando le dimissioni, poiché è chiaro che non riesce a rappresentare la categoria medica nel suo insieme.
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