Per lo Stato o la comunità nel suo complesso i soggetti obesi e fumatori costano meno di chi conduce una vita sana poichè muoiono prima.

Uno studio farmaeconomico pubblicato su PLOS Medicine giunge a conclusioni apparentemente paradossali.

Il sistema per mettere a posto le esangui casse della sanità pubblica è semplice. Macché incentivare i cittadini a seguire stili di vita sani, tutto al contrario, basta lasciare che si seguano gli istinti primordiali che spingono i più ad iperalimentarsi ed a fumare.

Fino a 50 anni circa un fumatore o un obeso costa di più di un cittadino virtuoso, ma dopo gli obesi ed i fumatori, muorendo prima, costano meno .

Nel complesso chi da 20 anni in poi fuma o è obeso, a conti fatti, costa meno allo Stato poiché vive meno anni da vecchio (rispettivamente 7 e 4 anni) allorquando diventono altissimi i costi per la cronicità. Gli sforzi per indurre a smettere di fumare e a dimagrire, oltre ai costi per la loro realizazione peggiorerebbero i conti, poiché allungherebbero l'aspettativa di vita di individui malati e dunque bisognosi di cure costose. L'analisi di sensibilità non cambia sostanzialmente i risultati dell'analisi. L'analisi non ha però considerato i costi indiretti come ad esempio gli incendi causati dai fumatori, la maggiore mobilità di chi dimagrendo lavorerebbe meglio e produrrebbe di più, il disagio dei familiari dei fumatori etc)

Fonte: PLOS Medicine

http://medicine.plosjournals.org/archive/1549-1676/5/2/pdf/10.1371_journal.pmed.0050029-S.pdf