Risonanza magnetica mammaria vede troppi falsi positivi
Categoria : oncologia
Data : 07 novembre 2008
Autore : admin
Intestazione :
La RM mammaria è una tecnica sofisticata che viene consigliata come mezzo di screening nelle donne ad alto rischio di cancro mammario, ma è gravata da una elevata percentuale di falsi positivi.
Testo :
Lo scopo di questo studio era di valutare la frequenza dei falsi positivi alla risonanza magnetica mammaria in donne portatrici della mutazione BRCA. Sono state studiate 196 donne con tale mutazione, seguite in media per 2 anni (range da 1 a 9) con mammografia e RMN annuali. In tutto il 41% delle donne (81 su 196) avevano almeno un riscontro positivo alla mammografia o alla RM. Un cancro venne diagnosticato in 17 donne: in 11 grazie al programma di sorveglianza, in 4 grazie all'esame istologico, mentre in 2 il cancro era intervallare (cioè venne diagnosticato per la comparsa di segni clinici nel periodo tra un controllo e l'altro). La mammografia e la RM avevano una sensibilità del 71% ed una specificità del 90%. La probabilità che un risultato positivo alla RM fosse in realtà un falso positivo fu dell'83%. Alle donne, in occasione del primo esame e dopo che era stata diagnosticata la mutazione BRCA, venne chiesto se preferivano la mastectomia profilattica oppure la sorveglianza stretta. Tra quelle che avevano risposto di preferire la mastectomia profilattica l'intervento venne effettuato realmente nell'89% delle donne con reperto radiologico falsamente positivo e nel 66% delle altre; nel gruppo di donne che avevano risposto di preferire la sorveglianza la mastectomia venne effettuata rispettivamente nel 15% e 11%. Gli autori concludono che la percentuale di falsi positivi alla RM è elevata, tuttavia l'impatto del risultato sulla scelta se eseguire o meno una mastectomia profilattica è limitato ed è determinato soprattutto dalla preferenza espressa in precedenza dalla paziente.
Fonte:
Hoogerbrugge N et al. The impact of a false-positive MRI on the choice for mastectomy in BRCA mutation carriers is limited. Annals of Oncology 2008 19(4):655-659
Commento di Renato Rossi
E' noto che le portatrici della mutazione BRCA sono ad elevato rischio di sviluppare una neoplasia mammaria. Il dilemma, in questi casi, è se procedere ad una mastectomia profilattica oppure se predisporre un programma di sorveglianza intensiva. In questo caso l'American Cancer Society (ACS) raccomanda di eseguire ogni anno uno screening mammografico associato a RM mammaria. Come si è scritto in una pillola precedente [1], commentando le linee guida dell'ACS, la RM mammaria è una metodica diagnostica raffinata che ha una sensibilità maggiore rispetto alla tradizionale mammografia. Questo significa che, nelle donne con cancro mammario, porta ad un minor numero di falsi negativi perchè scopre più tumori. Tuttavia il rovescio della medaglia è una riduzione della specificità rispetto alla radiologia tradizionale: in pratica produce un maggior numero di falsi positivi. Falsi positivi che comportano maggior aggressività in procedure diagnostiche cruente e maggior stress psicologico per la paziente, con effetti anche a lungo termine [2]. Lo studio recensito in questa pillola conferma quanto sopra: poco meno della metà delle donne esaminate aveva un quadro radiologico positivo, ma alla prova istologica la probabilità che la positività riscontrata alla RM fosse falsa era dell'83%! Come non bastasse sembra che per la decisione della donna se procedere o meno ad una mastectomia profilattica conti non tanto il risultato dell'esame quanto la decisione già presa in precedenza, una volta saputo di essere portatrice della mutazione BRCA. Rimangono quindi ampie zone di incertezza per una decisione, non facile, che alla fine potrà essere presa solo dalla singola paziente sulla base di una personalissima valutazione dei vantaggi e degli svantaggi delle varie scelte disponibili.
Referenze
1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3281 2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3284
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