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Cilastozol per la prevenzione secondaria dell'ictus


Categoria : neurologia
Data : 02 gennaio 2009
Autore : admin

Intestazione :

Cilastozol, un inibitore della fosfodiesterasi 3, è risultato efficace come l'aspirina nella prevenzione secondaria dello stroke in pazienti cinesi.



Testo :

In Cina vi è un'alta incidenza di emorragia cerebrale in corso di terapia con aspirina per la prevenzione secondaria dell'ictus. Il cilastozol, un inibitore della fosfodiesterasi 3, potrebbe essere usato in alternativa. Questo studio, randomizzato, controllato ed in doppio cieco, denominato CASISP, si è proposto di confrontare il cilastozol con l'asa. Sono stati reclutati 720 pazienti (età media 60,2 anni) che avevano avuto un ictus ischemico da 1 a 6 mesi prima. I partecipanti sono stati trattati con cialstozol oppure con aspirina per 12-18 mesi. L'end-point primario era composto da recidiva di ictus (ischemico, emorragico o emorragia sub-aracnoidea). L'analisi è stata effettuata secondo l'intezione a trattare. L'end-point primario si è verificato in 12 pazienti del gruppo cilastozol e in 20 pazienti del gruppo aspirina (HR 0,62; 0,30-1,26). Una emorragia cerebrale si è verificata in 1 paziente del gruppo cilastozol e in 5 pazienti del gruppo asa. Un ematoma cerebrale asintomatico si è avuto rispettivamente in 1 e in 4 pazienti. Eventi avversi gravi non differivano tra di due gruppi, ma effetti collaterali lievi (cefalea, vertigini, tachicardia) erano più frequenti nel gruppo cilastozol.
Gli autori concludono che non ci sono differenze tra cilastozol e aspirina nella prevenzione secondaria dello stroke. Il trend di un minor rischio di ictus ischemico ed emorragico nel gruppo cilastozol suggerisce che questo farmaco potrebbe essere più sicuro ed efficace nei Cinesi con presgresso ictus ischemico, ma sono necessari studi più ampi per confermare questi risultati.


Fonte:

Huang Y et al. on behalf of the cilostazol versus aspirin for secondary ischaemic stroke prevention (CASISP) cooperation investigators. Cilostazol as an alternative to aspirin after ischaemic stroke: a randomised, double-blind, pilot study. Lancet Neurology Early Online Publication, 5 May 2008.
DOI:10.1016/S1474-4422(08)70094-2



Commento di Renato Rossi

Il cilastozol è un inibitore della fosfodiesterasi 3 ed agisce impedendo l'inattivazione dell'AMP ciclico. In tal modo inibisce l'aggregazione piastrinica. Inoltre contrasta la proliferazione delle cellule muscolari lisce vasali e pertanto sembra dotato anche di azione antiaterogena. Alla dose di 50-100 mg/die aumenta la distanza percorsa e riduce il dolore nella claudicatio intermittens [1], e per questa indicazione è stato approvato dalla FDA. Nello studio CASISP si è dimostrato efficace come l'aspirina nella prevenzione secondaria dell'ictus. Per la verità vi era un trend a suo favore nell'end-point primario, ma il risultato non era statisticamente significativo. Questo potrebbe dipendere effettivamente dalla equivalenza dei due farmaci oppure dal fatto che nello studio, essendo arruolati pochi pazienti, gli eventi registrati sono stati pochi. La minor frequenza di emorragie ed ematomi cerebrali registrata con il cilastozol è un dato che richiede ulteriori conferme da parte di studi di maggiori dimensioni, come ammettono gli stessi autori. Non sappiamo inoltre se gli stessi risultati si possano estendere a razze diverse da quella cinese, in cui le emorragie cerebrali da asa sono meno comuni. Infine studi futuri dovranno confrontare il farmaco con altri regimi antiaggreganti (associazione asa + dipiridamolo, ticlopidina e clopidogrel).



Referenze

1. Thompson PD, et al. Meta-analysis of results from eight randomized, placebo-controlled trials on the effect of cilostazol on patients with intermittent claudication. Am J Cardiol December 15, 2002;90:1314-9.






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