Una madre che assumeva codeina per l'episiotomia era una metabolizzatrice ultrarapida e pertanto produceva dosi elevate del metabolita attivo della codeina, la morfina, che cagionarono la morte del lattante.

Una madre stava assumendo codeina+paracetamolo dopo un’episiotomia (1,2) ad alte dosi (120 mg/die). La dose fu ridotta a 60 mg il secondo giorno, a causa dell’insorgenza di stipsi e sonnolenza.
Al 7° giorno di vita, il neonato appariva letargico, iniziò ad avere difficoltà di allattamento e divenne cianotico e all’11° giorno cominciò ad assumere meno latte; morì il 13° giorno.

La concentrazione di morfina nel plasma del bambino era 70 ng/ml, cioè 7 volte i livelli generalmente osservati nei neonati che ricevono morfina per analgesia.

La codeina è metabolizzata in morfina dall’isoenzima CYP 2D6 del citocromo P450 e la madre era un metabolizzatore ultrarapido dei farmaci substrato del CYP 2D6 e pertanto la codeina veniva convertita nel suo metabolita attivo, la morfina, più rapidamente rispetto al resto della popolazione.

La monoterapia con paracetamolo è trattamento analgesico di prima scelta nelle donne che allattano al seno. Se proprio fosse necessario usare la codeina, è opportuno prescrivere la dose più bassa efficace e monitorare strettamente il comportamento del neonato, eventualmente sospendendo l'allattamento, se non è possibile interrompere l'uso della codeina nella madre.

tratto da: http://www.farmacovigilanza.org






Bibliografia

1) U.S. FDA ”FDA warning on codeine use by nursing mothers” 17 August 2007. www.fda.gov accessed 21 August 2007: 5 pages.

2) Madadi P et al. ”Safety of codeine during breastfeeding”. Can Fam Phys 2007; 53: 33-34.

3) Prescrire Rèdaction “Antalgiques chez une femme qui allaite”. Rev Prescrire 2004; 24: 836-843.