Utilità della PET nella valutazione dei tumori
Categoria : oncologia
Data : 30 luglio 2002
Autore : admin
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Si è da tempo alla ricerca di metodi che permettano una valutazione precoce e non invasiva (o pre-invasiva) delle patologie tumorali in modo da poter programmare e pianificare il miglior intervento terapeutico possibile. Uno strumento diagnostico relativamente recente, la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) consente di esaminare alcuni parametri biologici organici nel vivente mediante una tecnica non invasiva, anche se basata sulla somministrazione di isotopi radioattivi. Alcuni studiosi hanno voluto esaminare l'efficacia di questa tecnica per valutare la sua capacità discriminatoria nei tumori polmonari non a piccole cellule, e in particolare di valutare la possibilità di ridurre le toracotomie esplorative in queste patologie. Hanno perciò esaminato circa 200 pazienti, sospetti di neoplasia polmonare, una parte dei quali ha seguito il normale percorso diagnostico-terapeutico; il secondo gruppo invece veniva valutato dopo essere stato sottoposto ad una PET preliminare. I pazienti venivano poi operati (se ritenuto necessario) e sottoposti a diverse verifiche cliniche e strumentali nell'anno successivo. È stato riscontrato come gli interventi ritenuti "inutili" erano stati solo il 19% nel gruppo esaminato con la PET contro il 39% di quelli affidati a procedure tradizionali. I ricercatori ritengono pertanto che la PET sia un mezzo diagnostico molto utile per discriminare l'effettiva presenza di neoplasie e per poter pianificare utilmente, nel modo meno invasivo possibile, il successivo percorso diagnostico terapeutico nei pazienti affetti da malattie polmonari.
Fonte: Lancet 2002;359:10388-10392
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