Steroidi inalatori nella BPCO stabile
Categoria : pneumologia
Data : 18 giugno 2010
Autore : admin
Intestazione :
Una revisione sistematica cerca di fare il punto sull'utilitą e sulla sicurezza degli steroidi inalatori nella BPCO stabile moderata e grave.
Testo :
Lo scopo di questa revisione sistematica era di valutare la sicurezza e l'efficacia degli steroidi inalatori associati ai beta 2 agonisti a lunga durata d'azione (LABA) rispetto al solo uso dei LABA nella BPCO stabile moderata e grave. Sono stati ritrovati 18 trials per un totale di 12.446 pazienti arruolati. La terapia associata steroide inalatorio/LABA non riduce il numero di riacutizzazioni gravi (RR 0,91; 95%CI 0,82-1,01) nč la mortalitą totale (RR 0,90; 95%CI 0,76-1,06), la mortalitą per cause respiratorie (RR 0,80; 95%CI 0,61-1,05) e quella cardiovascolare (RR 1,22; 95%CI 0,88-1,71). Tuttavia l'associazione riduce il numero delle riacutizzazioni di gravitą moderata (RR 0,84; 95%CI 0,74-0,96) e migliora lo score respiratorio del questionario St. George. Anche se la terapia steroide inalatorio/LABA aumenta in maniera significativa il FEV1, l'associazione risulta associata ad un aumento del rischio di polmonite (RR 1,63; 95%CI 1,35-1,98). Gli autori concludono che, rispetto alla monoterapia con LABA, l'associazione steroide inalatorio/LABA non porta ad effetti clinicamente iportanti e predefiniti ed č associata ad effetti collaterali seri.
Fonte:
Rodrigo JG et al. Safety and Efficacy of Combined Long-Acting β-Agonists and Inhaled Corticosteroids vs Long-Acting β-Agonists Monotherapy for Stable COPD. A Systematic Review. Chest 2009 Oct; 136:1029-1038
Commento di Renato Rossi
Le linee guida della BPCO consigliano, nelle forme lievi e con sintomi intermittenti, l'uso di un broncodilatatore a breve durata d'azione al bisogno per controllare la dispnea. Nei pazienti con forme moderate e severe di malattia, in cui č presente dispnea giornaliera non responsibiva al broncodilatatore al bisogno, si raccomanda di aggiungere un broncodilatatore a lunga durata (un anticolinergico o un beta 2 long acting) e, se necessario, teofillina orale. L'aggiunta, a questa terapia, di uno steroide inalatorio č consigliata quando il FEV1 č inferiore al 50% e quando vi č un'anamnesi di frequenti riacutizzazioni (almeno 3 all'anno negli ultimi 3 anni). La revisione sitematica recensita in questa pillola conferma, in buona sostanza, che queste raccomandazioni sono ancora valide. Infatti la pratica di associare uno steroide inalatorio al beta 2 long acting riduce le riacutizzazioni di gravitą moderata (ma non quelle molto gravi) e non comporta un miglioramento della mortalitą totale nč di quella respiratoria o cardiovascolare. Alcuni studi hanno dimostrato che l'associazione porta ad un miglioramento della qualitą di vita, mentre, per contro, aumenta il rischio di polmonite. Il messaggio take away č dunque questo: nella BPCO uno steroide inalatorio aggiunto alla terapia con broncodilatatore a lunga durata d'azione puņ essere preso in considerazione nei pazienti con grave compromissione della funzionalitą respiratoria, con sintomi importanti e persistenti e che vanno incontro a ripetute riacutizzazioni della malattia.
Referenze
1. Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD). Global strategy for the diagnosis, management, and prevention of chronic obstructive pulmonary disease. Bethesda (MD): Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD); 2008. 2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4364
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