Lo studio evidenzia una possibile associazione tra concentrazioni di zinco e mortalità cardiovascolare.

Lo zinco è un antiossidante ed altera la funzione immunitaria, il che potrebbe essere importante nella malattia cardiovascolare.
Le concentrazioni di zinco sono state valutate nello studio prospettico di coorte LURIC in Germania.
Il LURIC era stato disegnato originariamente per indagare gli effetti della genetica di biomarker sugli esiti cardiovascolari in pazienti che si presentavano per angioplastica in un centro di cura terziario in Germania. L’obiettivo di questa analisi era indagare un’ associazione tra concentrazioni di zinco e mortalità con un follow-up medio di 7.7 anni dopo l’entrata nella coorte.
Quando si paragonavano il quartile più basso di zinco (<780 mg/l) con il quartile più alto (>960 mg/l) la mortalità cardiovascolare (HR 1.10 95% IC da 1.01 a 1.21, p=0.038), la mortalità non-cardiovascolare (HR 1.32 95% IC da 1.16 a 1.50, p<0.001), e la mortalità totale (HR 1.15 95% IC da 1.07 a 1.24, p<0.001) erano aumentate nel quartile più basso di zinco quando si controllava per i comuni fattori di rischio cardiovascolare.
Questi dati mostrano una possibile associazione tra concentrazioni di zinco e mortalità cardiovascolare. Finché non si realizzeranno trial più ampi, la supplementazione di zinco non è raccomandata.

Fonte

Pilz S, Dobnig H, Winklhofer-Roob BM, et al. Low serum zinc concentrations predict mortality in patients referred to coronary angiography. Br J Nutr 2008 Oct 24:1–7

Riferimento blibliografico

1)Sheryl L. Chowet al: Pharmacotherapy. 2010;30(1):109

A cura di patrizia Iaccarino