Inibitori di pompa protonica e ipomagnesemiaCategoria : gastroenterologia Data : 12 marzo 2011 Autore : admin Intestazione : Comunicazione della FDA Drug Safety: Bassi livelli di magnesio possono essere associati all’uso a lungo termine di farmaci Inibitori di Pompa Protonica (PPI). Testo : In seguito ai report dell’Adverse Event Reporting System (AERS) (38 casi) e ai dati della letteratura medica (23 casi), la FDA suggerisce un’associazione tra gravi eventi avversi correlati ad ipomagnesiemia ed uso di PPI a lungo termine. Tuttavia, poiché probabilmente la ipomagnesiemia è sotto-riconosciuta e sotto-stimata, i dati disponibili sono insufficienti a quantificare il tasso di incidenza di ipomagnesiemia con la terapia con PPI. La maggior parte dei casi valutati si verificava dopo un anno di trattamento. Approssimativamente, in un quarto dei casi revisionati, la supplementazione di magnesio da sola non migliorava i bassi livelli sierici di magnesio ed i PPI dovevano essere sospesi. Eventi avversi clinicamente gravi erano compatibili con segni e sintomi di ipomagnesiemia, che erano simili a segni e sintomi riportati con la ipocalcemia. Gli eventi avversi gravi includevano tetania, convulsioni, tremori, spasmo carpo-pedale, fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare ed anormale intervallo QT. La ipomagnesiemia produce anche alterazioni della secrezione ormonale delle paratiroidi che può portare ad ipocalcemia. Il meccanismo responsabile della ipomagnesiemia associata a PPI non è noto; tuttavia, l’uso a lungo termine dei PPI può essere associato a modificazioni dell’assorbimento intestinale del magnesio.
Fonte: http:// http://www.fda.gov/Drugs/DrugSafety/ucm245011.htm#Data_Summary A cura di Patrizia Iaccarino |