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Assolti i FANS da banco dall'accusa di indurre aborto spontaneo

Categoria : ginecologia
Data : 11 agosto 2012
Autore : admin

Intestazione :

L’uso di FANS da banco, assunti nelle fasi iniziali di gravidanza, non espone la donna ad un aumento di rischio di aborto spontaneo.



Testo :

Poiché i FANS (farmaci antinfiammatori non-steroidei) vengono spesso utilizzati dalle donne nel periodo del concepimento, dell’impianto e delle fasi iniziali di sviluppo embrionale, e poiché recenti studi di coorte avevano implicato i FANS come un fattore di rischio di aborto spontaneo (utilizzando i dati provenienti da registrazioni di farmacie, da studi intervista che limitavano l’esposizione a FANS quali ibuprofene e naprossene), ritenendo che sia le donne sia i loro medici non hanno evidenze precise in proposito, gli autori di questo studio prospettico di coorte hanno valutato l’associazione tra l’esposizione a FANS da banco, durante il primo trimestre di gravidanza e il rischio di aborto spontaneo (gestazione inferiore a 20 settimane). Le donne sono state arruolate dal Right dello Start study (2004-2010), i dati di esposizione riguardanti l’uso di FANS da banco dall’ultimo periodo mestruale (LMP: last mestrual period) fino alle sei settimane di gravidanza sono stati ottenuti dall’introito e da interviste nel primo trimestre. Gli esiti di gravidanza sono stati autoriportati e verificati da registrazioni mediche. L’età gestazionale è stata determinata dall’LMP. Lo stadio di sviluppo prima dell’aborto è stato determinato da studi ultrasonografici. Sono stati usati modelli di regressione proporzionale di Cox per stimare l’associazione tra esposizione ai FANS ed esiti di gravidanza, tenendo conto dei fattori confondenti (età materna, body mass index, razza o etnia, reddito, diabete, numero di gravidanze, luogo di svolgimento dello studio, storia di aborto procurato, fumo).

Risultati

Tra 2.780 gravidanze, 367 donne (13%) hanno avuto un aborto spontaneo (la metà degli aborti si è verificata prima della decima settimana). L’esposizione ai FANS è stata riportata da 1.185 donne (43%).). La classe più comune di FANS utilizzati era quella degli acidi propionici (n=1.020, quali ibuprofene e naprossene) con un uso simile tra le utilizzatrici con (83%) e senza (86%) un aborto spontaneo. Le donne hanno anche riportato l’assunzione di salicilati (n=293, soprattutto aspirina), acidi acetici (n=3, quali indometacina), e derivati dell’acido enolico (n=1, piroxicam). L’esposizione a FANS non era associata a rischio di aborto spontaneo in modelli non aggiustati (hazard ratio [HR] 1.01, 95% intervallo di confidenza [IC] 0.82–1.24) ed anche in modelli aggiustati per l’età materna (HR aggiustata 1.00, 95% IC 0.81–1.23).

Gli autori concludono che l’uso di FANS da banco, assunti nelle fasi iniziali di gravidanza, non espone la donna ad un aumento di rischio di aborto spontaneo.


LIVELLO DI EVIDENZA: II

Fonte

Periconceptional Over-the-Counter Nonsteroidal Anti-inflammatory Drug Exposure and Risk for Spontaneous Abortion. Edwards, Digna R. Obstetrics & Gynecology: July 2012 - Volume 120 - Issue 1 - p 113–122

Commento di Patrizia Iaccarino

Poiché spesso le donne, oltre ad elaborare il lutto per la perdita di una gravidanza (aborto spontaneo), sono costrette anche a confrontarsi con la “colpa” per aver assunto un qualche medicinale (spesso un FANS, se pensiamo anche all’uso preventivo consigliato nella dismenorrea), lavori come questo sono molto importanti per ottenere evidenze che possono aiutare la donna nelle sue scelte ed eventualmente “depenalizzarla” in un momento difficile. Pur con i soliti limiti dello studio osservazionale, questo studio sembra agire in tal senso, anche se restano ancora dubbi relativi a studi precedenti, che ci auguriamo possano essere ulteriormente chiariti da studi futuri.



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