OSPEDALIZZAZIONE A DOMICILIO
Categoria : professione
Data : 30 aprile 1999
Autore : admin
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Studi recenti che evidenziano gli effetti avversi associati con il ricovero in ospedale rendono più attraente il trattamento domiciliare, specialmente per i pazienti anziani, che notoriamente in ospedale soffrono un'alta incidenza di complicazioni. Se trattati a domicilio i pazienti non devono modificare il loro ambiente o la loro routine, non sono esposti a infezioni nosocomiali e non si devono adattare alla cultura sociologica dell'ospedale. È stato effettuato uno studio randomizzato e controllato su 100 pazienti (per il 69% di età superiore ai 65 anni) con una varietà di affezioni acute, che erano state ritenute meritevoli di ricovero ospedaliero da parte del dipartimento di emergenza. I pazienti sono stati allocati in modo random ad essere ospedalizzati presso il loro domicilio o ad essere ammessi in ospedale. Sono state valutate le complicazioni geriatriche (confusione, cadute, incontinenza urinaria o ritenzione, incontinenza fecale o costipazione, flebite), la soddisfazione del paziente e del medico, gli eventi avversi e la morte. RISULTATI: tra i pazienti ospedalizzati a domicilio c'è stata una minore incidenza di confusione, di complicanze urinarie o intestinali. Non ci sono state differenze significative nel numero di eventi avversi e di morti fino a 28 giorni dopo la dimissione, nei due gruppi. La soddisfazione dei pazienti e dei medici è stata significativamente più alta nel gruppo degli ospedalizzati a domicilio. CONCLUSIONI: Il trattamento a domicilio sembra offrire una valida alternativa per pazienti selezionati, e può essere preferibile per alcuni pazienti anziani.
Fonte: MJA, aprile 1999
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