Calze elastiche per la sindrome post-trombotica
Categoria : cardiovascolare
Data : 11 settembre 2016
Autore : admin
Intestazione :
Una revisione sistematica ha valutato l'efficacia della compressione con calze elastiche sulla prevenzione della sindrome post-trombotica in pazienti con pregressa trombosi venosa profonda degli arti inferiori.
Testo :
La compressione mediante l'uso di calze elastiche viene raccomandata in pazienti con pregressa trombosi venosa profonda degli arti inferiori (TVP) per prevenire la sindrome post-trombotica.
Questa complicanza, infatti, può colpire fino al 50% circa dei soggetti con pregressa TVP e si sviluppa in genere entro 2 anni. Per questo motivo le linee guida consigliano l'uso delle calze elastiche per un periodo di 2 anni dall'evento acuto.
Una revisione sistematica, con metanalisi, della letteratura ha valutato l'efficacia di questa misura.
E' stato possibile ritrovare 5 studi clinici randomizzati e controllati per un totale di 1418 pazienti.
Si è visto che l'uso delle calze elastiche dopo una TVP era associata ad una riduzione dell'incidenza della sindrome post-trombotica del 31% che tuttavia non raggiungeva, anche se per poco, la significatività statistica. Infatti l'intervallo di confidenza al 95% andava da 0,47 a 1,02.
In realtà gli aautori fanno notare che questo dato non è molto affidabile sia perchè vi era eterogeneità negli studi esaminati sia perchè alcuni di questi studi non erano in cieco e quindi il rischio di bias era elevato.
Limitando l'analisi al solo RCT a basso rischio di bias si evidenziava che l'uso delle calze elastiche non era associato ad una riduzione della sindrome post-trombotica.
La metanalisi ha considerato anche altri esiti, oltre alla sindrome post-trombotica, come la recidiva di TVP, la mortalità, il dolore: anche per questi esiti l'uso delle calze elastiche non era associato ad alcun effetto.
Quindi, sulla base delle poche evidenze disponibili, sembra che l'uso delle calze elastiche non sia associato ad una riduzione dell'incidenza della sindrome post-trombotica e di altri eventi clinici come la mortalità o la recidiva di TVP.
Tuttavia, come fanno notare giustamente gli autori, questi risultati derivano in gran parte dal maggiore degli RCT [2], in cui erano arruolati circa 800 pazienti; gli altri RCT esaminati, pur a maggior rischio di distorsioni e con minor peso campionario, evidenziano l'efficacia delle calze elastiche.
Insomma, sarebbero necessari ulteriori studi di buona qualità. Per il momento una certa qual incertezza esiste. Di questa incertezza, chiosano gli autori della revisione, dovrebbero tener conto le future linee guida.
Che dire?
La gestione del paziente con pregressa TVP è compito peculiare del medico di famiglia: riteniamo che conoscere i dati della letteratura sia utile sia per il medico che per il paziente. Poichè, però, l'uso delle calze elastiche non è associato ad effetti collaterali gravi vale la pena, a parere di chi scrive, di consigliarlo, in considerazione dell'incertezza ancora esistente circa l'efficacia di questa misura.
Non va dimenticato, tuttavia, che per alcuni pazienti possono aversi difficoltà (come per esempio la scarsa tolleranza, la necessità di aiuto per indossare questi presidi, la necessità di sostituire periodicamente le calze perchè dopo alcuni mesi la loro capacità compressiva si riduce, etc.).
Renato Rossi
Bibliografia
1. Berntsen CF et al. Compression Stockings for Preventing the Postthrombotic Syndrome in Patients with Deep Vein Thrombosis. Am J Med. Pubblicato online il 31 dicembre 2015.
2. Kahn SR et al. Compression stockings to prevent post-thrombotic syndrome: a randomised placebo-controlled trial. Lancet 2014 March 8; 383:880-888.
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