L’inquinamento dell’aria da particolato:dove van le particelle?Categoria : cardiovascolare Data : 21 maggio 2017 Autore : admin Intestazione : Il sorprendente ed inquietante viaggio delle nano-particelle dentro di noi Testo : L’effetto dell’inquinamento atmosferico tanto sulla incidenza del cancro che su quella delle malattie cardio-respiratorie è ormai dimostrato a livello planetario: l’OMS da anni richiama l’attenzione di tutti i governi su un problema che rischia di favorire la estinzione di migliaia di specie tra le quali quella umana.(1) La Valutazione Integrata dell’Impatto dell’Inquinamento atmosferico sull’Ambiente e sulla Salute in Italia (VIIAS) (4) Con queste premesse ben si comprende l’interesse di molti ricercatori europei ( tra cui illustri italiani costretti ad emigrare…) per il meccanismo che porta al danno acuto da particolato e quindi per la cinetica delle nano-particelle. A Cosa ci riferiamo quando parliamo di particolato? Qualche mese or sono un originale studio di ricercatori olandesi e scozzesi ha suscitato interesse nella comunità scientifica in quanto ha iniziato a chiarire i meccanismi mediante i quali le nano-particelle arrecano danni a vari organi ed apparati, primo fra tutti il sistema cardiocircolatorio.(6) Per comprendere l'originalità della ricerca dobbiamo tenere presente che il danno da nanoparticelle sembra dovuto sia ad un fenomeno fisico ( le particelle più piccole diffondono più in profondità e sono più dannose) che ad un effetto di adsorbenza in superficie di varie sostanze chimiche che generano una risposta infiammatoria, tossica, e talora degenerativa e mutagena. Fino ad ora tuttavia non si conosceva il percorso delle nano-particelle nell'organismo, in quanto il nano-particolato è composto da particelle carboniose che sono chimicamente inerti e non identificabili nell'organismo. I ricercatori hanno utilizzato nano-particelle d'oro e sono riusciti così a seguirne il destino nell'organismo. I dati sono sorprendenti ed inquietanti: 15 minuti dopo la inalazione delle nano-particelle da parte dei volontari esse erano già evidenziabili nel sangue ed entro 24 ore comparivano nelle urine; inoltre, con sorpresa dei ricercatori, nei campioni urine di alcuni volontari esse erano evidenziabili fino a tre mesi dopo, il che induce a pensare che una singola inalazione di una quantità adeguata di particelle comporti la permanenza delle stesse nell'organismo per almeno tre mesi. Oltre a volontari sani, nello studio furono testati con inalazione di nano-particelle d'oro anche alcuni pazienti che il giorno successivo sarebbero stati operati di endo-arteriectomia carotidea: nelle placche asportate furono evidenziate tracce delle particelle d'oro, il che conferma un dato già riscontrato per le particelle carboniose, ovvero la tendenza ad accumularsi nelle lesioni vasali ed in particolare nelle placche. I ricercatori commentano questi dati confermando la pericolosità delle nano-particelle emesse in particolare dai motori diesel, verosimilmente a causa di sostanze volatili adsorbite sulla loro superficie e da loro veicolate in tutto l'apparato cardiovascolare e quindi potenzialmente in tutti gli organi e tessuti. I più moderni motori, i combustibili più raffinati ed i filtri antiparticolato certo riducono queste pericolose emissioni , ma tutto questo non è ancora sufficiente. Secondo Jeremy Pearson, direttore della British Heart Foundation che ha finanziato lo studio, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i complessi meccanismi del danno da particolato, ma ciò che già conosciamo grazie a questa ed altre ricerche è sufficiente per indurre la classe medica e tutti i responsabili della sanità pubblica ad un ruolo più attivo e responsabile per ridurre questa importante e preoccupante minaccia alla salute nostra e dei nostri figli e nipoti.(7) Riccardo De Gobbi Bibliografia 1) WHO. Air quality guidelines for particulate matter, ozone, nitrogen dioxide and sulphurdioxide: global update 2005. 2006. http://www.who.int/phe/health_topics/outdoorair_aqg/en/ 2) Bhaskaran K, Hajat S, Armstrong B, Haines A, Herrett E, Wilkinson P, et al. The effects of hourly differences in air pollution on the risk of myocardial infarction: case crossover analysis of the MINAP database. BMJ 2011;343:d5531. 3) Mallone S, Stafoggia M, Faustini A, Gobbi GP, Marconi A, Forastiere F. Saharan Dust and associations between particulate matter and daily mortality in Rome, Italy. Environ Health Perspect 2011; online 17 June 4) http:// www.viias.it/ 5) http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2015-06-04 6) Miller M, Raftis J, Langrish J, et al. Inhaled nanoparticles accumulate at sites of vascular disease. ACS Nano 2017doi:10.1021/acsnano.6b08551. 7) Hawkes Nigel: Journey of particulate pollution in body is mapped in study BMJ 2017;357:j2039 doi: 10.1136/bmj.j2039 |