PIOGLITAZONE APPROVATO PER LA TERAPIA DEL DIABETE TIPO 2
Categoria : metabolismo
Data : 30 agosto 1999
Autore : admin
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(PNN Pharmacotherapy Line, 16 July 1999). L'FDA ha oggi approvato il Pioglitazone per la terapia orale del diabete di tipo 2. Sviluppato dalla Takeda America, il Pioglitazone è il terzo agente sensibilizzante all'insulina, appartenente al gruppo del tiazolidinedione, che raggiunge il mercato USA. Esso è indicato per il trattamento una volta al giorno dei pazienti con diabete di tipo 2 in monoterapia o in combinazione con sulfaniluree, metformina o insulina. Nei trials clinici 45 mg di Pioglitazone somministrati una volta al giorno hanno abbassato significativamente i livelli medi di glicemia a digiuno, in pazienti che non stavano già assumento farmaci antidiabetici, di 63.7 mg/dL. I livelli di emoglobina glicosilata sono scesi fino a 1.9 punti percentuali in meno rispetto ai valori basali. Inoltre, il Pioglitazone ha significativamente diminuito i livelli medi dei trigliceridi e aumentato i livelli medi di HDL sia in monoterapia che in combinazione. A causa dei problemi osservati col Troglitazone, sebbene col Pioglitazone finora non sia stata rilevata tossicità, si raccomanda il monitoraggio degli enzimi epatici (all'inizio della terapia, ogni due mesi per il primo anno, e periodicamente dopo). Come con altri agenti che riducono l'insulino-resistenza, donne senza ovulazione in premenopausa possono andare incontro ad ovulazione una volta iniziata la terapia, col rischio di una gravidanza. Gli effetti collaterali più frequenti riferiti nei trials clinici sono: sintomi di infezione del tratto respiratorio superiore, cefalea, sinusite, mialgia, disordini a carico dei denti, mal di gola. Sono stati riscontrati aumento di peso, edema e anemia. I pazienti che ricevono Pioglitazone in combinazione con insulina o sulfaniluree possono essere a rischio di ipoglicemia, e può essere necessario ridurre la dose di insulina o di sulfaniluree.
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