Coronavirus: ancora su clorochina/idrossiclorochina
Categoria : infettivologia
Data : 04 giugno 2020
Autore : admin
Intestazione :
Si stanno accumulando gli studi sulla clorochina e idrossiclorochina.
Testo :
Continuano ad essere pubblicati nuovi studi sull'uso della clorochina/idrossiclorochina per la terapia/profilassi della COVID-19.
Una revisione sistematica [1] ha analizzato gli studi pubblicati fino alla data dell'8 maggio 2020. In tutto sono stati ritrovati 4 RCT, 10 studi di coorte e 9 serie di casi. Nessuno di questi aveva esaminato l'utilità della clorochina o della idrossiclorochina per la profilassi della COVID-19. Le evidenze sono state giudicate sia contrastanti che insufficienti per quanto riguarda i seguenti parametri: mortalità totale, progressione della malattia, sintomatologia, clearance del virus. In alcuni studi si è evidenziato che la idrossiclorochina era associata ad un prolungamento dell'intervallo QTc all'ECG (>/= 500 msec), anche se la frequenza di questo dato differiva tra i vari studi.
In uno studio randomizzato e controllato, in doppio cieco, sono stati arruolati soggetti che avevano avuto una esposizione al coronavirus (familiari di pazienti, personale sanitario). I partecipanti erano ritenuti ad moderato/alto rischio in quanto avevano avuto contatti con soggetti ammalati senza protezione oppure con protezione parziale (mascherina ma non protezione oculare). Entro 4 giorni dalla esposizione i soggetti sono stati trattati con idrossiclorochina (800 mg come dose di carico, seguita da 600 mg entro 6-8 ore e poi da 600 mg/die per altri 4 giorni) oppure con placebo. In tutto si tratta di 821 adulti asintomatici. Una malattia compatibile con COVID-19 oppure confermata con test di laboratorio si sviluppò, entro 14 giorni, nell'11,8% dei casi nel gruppo trattato e nel 14,3% dei casi nel gruppo controllo. La differenza non era statisticamente significativa (p = 0,35). Non sono stati segnalti effetti collaterali gravi.
Un editoriale di accompagnamento [3] cita alcune limitazioni dello studio. Per esempio il disegno del trial non permette di conoscere quanti dei soggetti arruolati attualmente hanno la COVID-19 dato che in molti casi ci si è limitati a valutare solo i sintomi; inoltre i partecipanti erano più giovani e più sani rispetto alla popolazione che più spesso sviluppa una malattia grave. I risultati del trial, quindi, non possono essere considerati definitivi e la potenziale utilità della idrosssiclorochina in profilassi rimane da determinare.
La ricerca continua.
Renato Rossi
Bibliografia
1. Hernandez AV et al. Hydroxychloroquine or Chloroquine for Treatment or Prophylaxis of COVID-19: A Living Systematic Review. Ann Intern Med. Pubblicata il 207 maggio 2020.
2. Boulware DR et al. A randomized Trial of Hydroxychloroquine as Postexposure Prophylaxis for COVID-19. N Engl J Med. Pubblicato il 3 giugno 2020.
3. Cohen MS. Hydroxychloroquine for the Prevention of Covid-19 - Searching for Evidence. N Engl J Med. Pubblicato il 3 giugno 2020.
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