Sudore: Per 3 milioni di italiani una cura dal botulino
Categoria : dermatologia
Data : 30 novembre 1999
Autore : admin
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27.10.1999 Roma - Mani scivolose, chiazze umide sotto le ascelle, piedi bagnati e maleodoranti. Sudare troppo e' un problema che affligge fino a tre milioni di italiani, soprattutto donne ed adolescenti, che per questo vanno incontro a micosi, infezioni, grossi problemi psicologici e difficolta' nella vita sociale. Per loro arriva in aiuto il botulino, un ''ex veleno'' gia' impiegato con successo in medicina estetica, oculistica e neurologia, in grado grazie a microiniezioni locali di inibire l'eccesso di sudorazione, normalizzando le ghiandole di mani, piedi e ascelle. Le nuove ''virtu''' della tossina botulinica sono state illustrate oggi in un incontro nella sede romana del Consiglio Nazionale delle Ricerche. ''Ognuno di noi ha dai 3 ai 4 milioni di ghiandole sudoripare - spiega Fabrizio Stocchi, del dipartimento di Scienze neurologiche della Sapienza di Roma - che possono produrre al massimo 2-3 litri di sudore ogni ora. Sono sparse per tutto il corpo, ma quelle di mani, piedi e ascelle fanno gruppo a se', secernendo liquido non solo quando fa caldo ma anche in caso di stress, paura e forti emozioni''. L'ipersudorazione puo' essere una malattia a se' stante o una conseguenza di altre patologie (come leucemia o linfomi): nel primo caso dopo l'adolescenza puo' scomparire gradualmente, mentre superati i 20 anni tende a diventare permanente. Punti deboli, mani, piedi e ascelle, la cui sudorazione eccessiva puo' accompagnarsi a macchie rossastre su dita, polsi e caviglie e a squamosita' della pelle. ''Fra le terapie tentate per questi pazienti, anche se con scarso successo - continua il medico - ricordiamo la perfrigerazione con azoto liquido, che distrugge le ghiandole sudoripare a costo di vesciche e ustioni, o l'asportazione delle ghiandole sudoripare ascellari''. La tossina botulinica blocca il rilascio di acetilcolina (che stimola la produzione del sudore) da parte delle fibre nervose con cui entra in contatto. (Adnkronos)
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