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Le benzodiazepine aumentano il rischio di cadute negli anziani

Categoria : neurologia
Data : 28 febbraio 2002
Autore : admin

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Un recente studio americano ha confermato l'esistenza di una effettiva associazione tra benzodiazepine e caduta con frattura dell'anca nell'anziano. I ricercatori hanno evidenziato una differenza tra farmaci ad azione rapida e benzodiazepine ad azione lenta. I farmaci ad azione rapida sono risultati essere molto più pericolosi rispetto ai secondi. È stato osservato come tutti i dosaggi di benzodiazepine uguali o superiori ai 3 mg/die aumentino il rischio di frattura dell'anca di circa il 50%. Questo incremento si riscontra durante le due settimane iniziali di trattamento e dopo un mese di uso continuato, con una diminuzione transitoria tra le seconda e la quarta settimana di terapia.

Per spiegare questa curva bimodale legata alla durata d'uso di questi farmaci gli autori hanno ipotizzato che dapprima prevalgano gli effetti negativi "acuti", che poi insorga rapidamente (dopo circa due settimane) una tolleranza degli effetti acuti; solo in un secondo tempo (4 o più settimane) sviluppa una serie di disturbi diversi, da "accumulo", consistenti soprattutto in deficit motori e cognitivi cronici tali da predisporre il paziente anziano alla caduta e a perdita di equilibrio. Queste differenze di incidenza sono evidentemente collegate ai due meccanismi suggeriti prima.

(AM. Journal Psychiatry 2001;158:892-898)



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