Extrasistoli premature ventricolari (EPV) in atleti: quale significato?
Categoria : cardiovascolare
Data : 30 novembre 2002
Autore : admin
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Non è attualmente chiaro il significato della comparsa di extrasistoli premature ventricolari in giovani atleti senza nessun altro segno di malattia. In questo studio, 355 atleti di età compresa tra 14 e 35 anni con segno soggettivo di palpitazioni e frequenti extrasistoli premature ventricolari all’ecg vennero sottoposti a registrazione Holter di 24 ore. Essi furono inoltre studiati con valutazione clinica completa, ecocardiogramma, prova da sforzo al tappeto rotante e rx torace. La popolazione in esame venne divisa in 3 gruppi: gruppo A, 71 atleti con 2000 o più battiti prematuri ventricolari e 1 o più tratti di tachicardia ventricolare non sostenuta (NSVT), gruppo B, 153 atleti con 100 – 2000 EPV e nessun tratto di NSTV., gruppo C 131 atleti con meno di 100 EPV e nessun tratto di NSTV. In 26 pazienti (21 nel gruppo A) vennero scoperte anomalie patologiche a carico del cuore (prolasso mitralico con rigurgito da lieve a medio, miocardite, displasia aritmogena del ventricolo sinistro, e cardiomiopatia dilatativa. Gli atleti del gruppo A vennero esclusi dallo sport agonistico per un minimo di 3 mesi, mentre gli atleti degli altri 2 gruppi poterono continuare l’attività. Durante un follow-up medio di 8 anni si ebbe un solo decesso in un atleta del gruppo A, affetto da displasia aritmogena del ventricolo destro, che morì mentre giocava ad hockey contro il parere medico.
J Am Coll cardiol 2002 Aug 7; 40: 446-52
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