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Digitossina nello scompenso cardiaco

Categoria : cardiovascolare
Data : 11 settembre 2025
Autore : admin

Intestazione :

Lo studio DIGIT-HF suggerisce che l'aggiunta di digitossina alla terapia standard nello scompenso cardiaco porta a una riduzione dei decessi e dei ricoveri per insufficienza cardiaca.



Testo :

Il trial DIGIT-HF [1] ha valutato l'aggiunta di digitossina al trattamento standard in 1240 pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ≤40%. Dopo un follow-up mediano di 3 anni, si è osservata una riduzione assoluta del rischio del 4,6% (39,5% versus 44,1%; hazard ratio 0,82; P=0,03) per morte o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, con un numero necessario da trattare (NNT) di 22. Il beneficio è stato più marcato in pazienti con pressione sistolica <120 mmHg e frequenza cardiaca ≥75 bpm. Gli eventi avversi gravi sono stati più frequenti nel gruppo digitossina (4,7% vs 2,8%), ma non si è registrata una differenza significativa nella mortalità cardiaca improvvisa.

Che dire? Il fatto che i benefici aggiuntivi della digitossina si siano avuti nonostante i partecipanti allo studio fossero trattati con farmaci come beta-bloccanti e inibitori del sistema renina-angiotensina è sicuramente da prendere in considerazione. La riduzione del rischio di morte o ricovero per scompenso cardiaco è paragonabile a quella ottenibile con farmaci moderni come gli inibitori SGLT2, soprattutto nei soggetti con pressione bassa e alta frequenza cardiaca. Va osservato comunque che l'intervallo di confidenza è abbastanza ampio, compreso tra 0,69 e 0,98 e con l'estremo destro quasi vicino all'unità, il che potrebbe far nascere qualche dubbio sulla robustezza statistica dei dati (infatti la P è solo di poco inferiore al 5%).
Da notare infine che in Italia è disponibile la digossina e non la digitossina. Quest'ultima ha una clearance enteroepatica e quindi è meno influenzata della digossina dalla presenza di una ridotta funzionalità renale. La digossina, invece, viene eliminata prevalentemente per via renale ed ha una emivita più breve rispetto alla digitossina.
Per concludere possiamo pensare che i risultati dello studio potrebbero portare a rivalutare l'uso dei digitalici nello scompenso cardiaco, ma forse è opportuno attendere che i ridultati siano confermati da altri RCT.


Renato Rossi



Bibliografia

1. Bavendiek U, Großhennig A, Schwab J, Berliner D, Rieth A, Maier LS, Gaspar T, Thomas NH, Liu X, Schallhorn S, Angelini E, Soltani S, Rathje F, Sandu MA, Geller W, Hambrecht R, Zdravkovic M, Philipp S, Kosevic D, Nickenig G, Scheiber D, Winkler S, Becher PM, Lurz P, Hülsmann M, Wiesner S, Schröder C, Neuhaus B, Seltmann A, von der Leyen H, Veltmann C, Störk S, Böhm M, Koch A, Bauersachs J; DIGIT-HF Study Group. Digitoxin in Patients with Heart Failure and Reduced Ejection Fraction. N Engl J Med. 2025 Aug 29. doi: 10.1056/NEJMoa2415471. Epub ahead of print. PMID: 40879434.



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