L'automisurazione della PA predice molto meglio l'incidenza degli eventi CV rispetto alla misura effettuata dal medico in ambulatorio.

Uno studio osservazionale prospettico francese ha valutato il valore prognostico della automisurazione domiciliare e della misurazione ambulatoriale della pressione arteriosa in 4.939 ipertesi (età media 70 anni) in trattamento. Durante i 3,2 anni del follow-up 324 pazienti (6,6%) hanno presentato almeno un evento cardiovascolare (incidenza 22/1000 pazienti/anno). Dopo aggiustamento per i fattori di rischio coronarico l'automisurazione della pressione a domicilio è risultata un predittore nettamente migliore rispetto a quella rilevata ambulatorialmente. L’incidenza degli eventi cardiovascolari è stata del 7,6% nei pazienti ipertesi in entrambe le situazioni, dell’8,9% nei pazienti ipertesi solo a casa, del 3,7% nei pazienti ipertesi solo in ambulatorio e del 3,4% nei pazienti normotesi. Ogni 10 mm di Hg di aumento della pressione automisurata a casa ha comportato un incremento del rischio di eventi cCV del 17,2 % (95%CI=11-23,8%), mentre lo stesso incremento rilevato con la misurazione ambulatoriale non è risultato statisticamente associato ad un incremento della incidenza di eventi.

Fonte: JAMA
http://jama.ama-assn.org/cgi/content/abstract/291/11/1342